La chiesa di San Domenico era piena di fedeli, oltre la capienza, con tante persone che hanno dovuto seguire la celebrazione dal chiostro. La comunità ecclesiale di Prato, composta da parrocchie, gruppi e movimenti, ha risposto all’invito del vescovo Giovanni Nerbini e si è riunita in preghiera in questo momento così difficile e doloroso per la Chiesa pratese. Ieri sera, martedì 21 settembre, avrebbe dovuto tenersi il primo incontro del Convegno diocesano, l’appuntamento che segna la ripartenza delle attività pastorali, invece, dopo i noti e tristi fatti che vedono coinvolto don Francesco Spagnesi, monsignor Nerbini ha pensato di rinviare il Convegno e di tenere una preghiera di riparazione in segno di consolazione, perdono, verità e giustizia.
La celebrazione si è svolta in silenzio, con i presenti inginocchiati di fronte al Santissimo Sacramento. Eloquente la scelta delle letture, affidate, insieme all’animazione della serata, ai giovani della Diocesi. «Egli ci consola in ogni nostra tribolazione, perché possiamo anche noi consolare quelli che si trovano in ogni genere di afflizione con la consolazione con cui noi stessi siamo consolati da Dio», si legge nella lettera di San Paolo proclamata nel corso della veglia. Poi le invocazioni con la richiesta di rafforzare «i passi di chi stenta a camminare sulla via dell’onestà e della giustizia» e di «consolare e sorreggere i fratelli e le sorelle feriti».
In chiesa erano presenti insieme ai fedeli i sacerdoti diocesani e i religiosi. Tra questi anche le monache benedettine di clausura, che solitamente non escono dal monastero di San Clemente per partecipare agli incontri comunitari.
Dopo la resposizione del Santissimo Sacramento la veglia si è sciolta nel silenzio, così come era iniziata. Il Convegno pastorale diocesano si terrà martedì 5 e mercoledì 6 ottobre sempre in San Domenico.