7 Settembre 2021

Allarme insegnanti e personale scolastico, scoperto il 25% dei posti

L'assessore Santi invoca l'organizzazione di un tavolo fra istituzioni, sindacati, presidi e ufficio scolastico per risolvere l'annoso problema delle cattedre a Prato


Un tavolo assieme ai sindacati, alle istituzioni e all’ufficio scolastico provinciale e regionale per garantire un numero adeguato di docenti e personale amministrativo alla scuola pratese. E’ la proposta lanciata dall’assessore comunale Ilaria Santi che chiede a tutti gli attori coinvolti nell’organizzazione delle scuole statali di riunirsi intorno a un tavolo per risolvere una questione che anche quest’anno vede una carenza d’organico fra insegnanti e personale Ata del 25% fra tutti gli istituti statali di ogni ordine e grado della provincia pratese. Santi tira in ballo anche il sottosegretario Sasso, che la scorsa primavera era venuto in visita in città, e invita il ministro Bianchi a venire a Prato per “vedere come si lavora nel mondo della scuola della nostra provincia”.

“Vorrei che ci sedessimo per lavorare ad azioni concrete su Prato – dice Santi -. In più durante l’anno scolastico abbiamo un ingresso in corso d’anno di nuovi iscritti e a quel punto ci chiediamo, non solo per la normativa Covid, dove e come inserire quei bambini e quelle bambine. La priorità è la scuola in presenza che ha bisogno, oltre alle aule adeguate, anche di personale scolastico”.

Discorso ben diverso invece per le scuole comunali, nidi e istituti dell’infanzia, dove il 9 settembre si tornerà fra i banchi. L’organico docente e Ata è al completo, così come si è riusciti a rispondere a tutte le richieste di iscrizioni nonostante i numeri siano in aumento. Nei nidi a fronte di 362 posti disponibili ci sono state 336 iscrizioni, quaranta in più rispetto a quelle del 2020. Nell’infanzia i posti sono 475 a fronte di 462 iscrizioni, anche queste in crescita rispetto all’anno scorso.

“È stato fatto un grande lavoro per essere pronti a ripartire con le scuole e ringrazio tutti gli uffici perché il periodo che stiamo attraversando ci mette di fronte a nuove e complesse sfide – aggiunge Santi -. La nostra priorità continua a essere il benessere di tutti i bambini e di tutte le bambine che nonostante le difficoltà legate al covid hanno bisogno di vivere il più normalmente possibile questo nuovo anno scolastico, ovviamente sempre nel rispetto delle normative e di tutte le attenzioni anticontagio”.

Di seguito le novità dell’anno scolastico alle porte.

Il ritorno a scuola. I nidi d’infanzia comunali ricominceranno il 9 settembre, sia con le attività che con la refezione: Le scuole dell’infanzia comunali ricominceranno il 9 settembre e la refezione il 13 settembre.

Per quanto riguarda le scuole dell’infanzia e primarie statali l’inizio sarà il 15 settembre e dal 20 settembre, in base alle esigenze di ogni istituto, partirà anche la refezione.

La mensa. Per i nidi d’infanzia e le scuole d’infanzia comunali i bambini potranno portarsi ognuno il proprio piattino da casa. Per le scuole dell’infanzia e primaria statali la Camst gestisce il servizio di refezione e si attendono i chiarimenti da parte del Ministero.

Green pass. È obbligatorio per tutto il personale docente e non docente mostrare il green pass per accedere nelle scuole. Sono in corso in questi giorni le verifiche da parte della ditta che ha installato le colonnine con il termoscanner per valutare l’adattamento degli strumenti di misurazione della temperatura anche per la lettura del certificato digitale.

Quarantena. In seguito all’obbligo delle vaccinazioni per il personale docente e non, sono cambiate le regole rispetto all’anno scolastico 2020/2021, che prevedeva per i bambini tampone negativo al 10° giorno o quarantena di 14 giorni senza tampone al termine della quale si poteva tornare in aula. Per il nuovo anno invece è previsto il rientro a scuola dopo 10 giorni di quarantena con tampone negativo, non c’è più la regola del 14° giorno. Per i docenti e il personale scolastico invece la quarantena durerà 7 giorni con ritorno in classe dopo tampone negativo del 7° giorno.

Sezioni bolla. Saranno mantenute ma a differenza dell’anno scolastico scorso saranno numericamente più grandi rimanendo comunque stabili sia nel gruppo dei bambini che degli adulti.