Toccafondi si presenta a Livorno e “rifiuta” la sciarpa amaranto: “Ancora non me la merito”. Poi parla del Prato: “Ci sono stato 40 anni: non è fisiologicamente giusto” VIDEO
E’ stato presentato ieri alla città, in una conferenza stampa sul campo di calcio dell’Ardenza, Paolo Toccafondi, nuovo presidente del Livorno. L’ex patron dell’Ac Prato ha iniziato la sua avventura nella città labronica, dopo che la sua offerta è stata accettata dal comitato dei saggi e dal sindaco Luca Salvetti. Alla presentazione di Toccafondi era presente un piccolo gruppo di tifosi amaranto, tifosi che in pochi anni sono passati dai fasti della serie A – con la coppia gol Protti-Lucarelli – alla retrocessione di quest’anno dalla Lega Pro, con problemi finanziari che hanno portato anche all’esclusione dalla serie D.
Toccafondi ripartirà con una nuova società l’Us Livorno 1915 dall’Eccellenza. L’obiettivo è vincere il campionato. Ma prima occorre costruire una squadra e un gruppo di lavoro. A chi gli chiedeva delle prime mosse della nuova società, Toccafondi ha risposto così.
Il nuovo presidente del Livorno ha subito conquistato la fiducia dei tifosi. Ad un supporter che gli porgeva la sciarpa amaranto ha risposto di petto: “Io la sciarpa non la voglio. Lo sai perchè? Perchè c’ha un valore talmente importante che io che arrivo oggi, ancora non me la merito. Te è 40 anni che la porti. Me la dai tra un anno, è per rispetto; capito?”. Una scenetta che si è conclusa con il gesto d’intesa e il pollice alzato fra i due e il coro “Livorno alè” degli altri tifosi presenti.
Nella conferenza stampa, Toccafondi ha raccontato della telefonata ricevuta da Cristiano Lucarelli e dei motivi e lo stato d’animo con cui si accinge a questa nuova sfida: “Livorno è diverso”. “Vengo per darvi una mano. Un anno, due anni, poi magari uno ci rimane dieci anni. Vengo da un posto, che non lo potrei neanche dire… ci sono stato 40 anni, ma non è fisiologicamente giusto. Perchè dopo un po’ il presidente è come la solita donna per troppo tempo… può venire a noia, no?”
Livorno – ha aggiunto Toccafondi – sarebbe giusto che andasse a un livornese. Così anche il Prato, ma nessun pratese l’ha voluto comprare, neppure a zero euro.
Infine Toccafondi ha anticipato anche eventuali domande dei cronisti presenti, rilasciando una dichiarazione a proposito della vicenda giudiziaria che lo vedrà a processo a Prato, dal prossimo novembre, per i presunti illeciti legati all’ingresso di baby-calciatori dall’Africa.