Esercitava abusivamente in casa, priva di ogni requisito professionale e licenza. La polizia municipale di Montemurlo ha scoperto un’estetista che svolgeva l’attività di manicure senza aver mai conseguito i titoli professionali richiesti e senza avere alcuna licenza. Per la donna sono scattate varie sanzioni amministrative per un totale di circa 10mila euro. Il controllo è partito a seguito di un esposto arrivato al comando di via Toscanini con tanto di nome e indirizzo. Gli agenti, giunti in un’abitazione nella zona di Bagnolo, hanno trovato l’estetista, un’italiana residente a Montemurlo, intenta a fare le mani ad una cliente. L’attività veniva svolta in una casetta in legno, sistemata in un terreno a poca distanza dall’abitazione, e attrezzata come centro estetico con tanto di fornitura elettrica. Solo la mancanza del titolo professionale le è valsa una multa da 6mila euro, alla quale si sono aggiunti l’omessa denuncia di inizio attività e vari abusi legati all’utilizzo del casottino come laboratorio. Gli agenti hanno poi provveduto al sequestro delle attrezzature elettromeccaniche che la donna utilizzava per l’attività di manicure, come fornetti e aspiratori.
«Chi opera nell’illegalità danneggia tutti gli operatori del settore estetico che rispettano le norme e pagano regolarmente le tasse. commenta il sindaco Simone Calamai – Lavorando al nero e senza gli adeguati titoli professionali, inoltre, questa estetista abusiva ha messo a repentaglio la salute delle persone che si sono rivolte a lei. A Montemurlo, grazie al lavoro della nostro polizia municipale, ancora una volta siamo riusciti a combattere attività illegali che danneggiano il tessuto economico sano». Anche la comandante della polizia municipale di Montemurlo, Enrica Cappelli sottolinea il valore dell’operazione:« Grazie ad una segnalazione, che abbiamo immediatamente recepito, siamo riusciti a portare a termine un controllo operativo che ha dato esito positivo. Per questo rinnovo l’invito a tutti i cittadini a segnalare alla polizia municipale eventuali situazioni anomale o sospette in modo da poter effettuare le opportune verifiche nell’interesse della comunità».