Il 62% dei dipendenti comunali usa auto o moto private per recarsi in ufficio: il Comune vara il piano per la mobilità sostenibile negli spostamenti casa-lavoro


La giunta del Comune di Prato ha approvato stamani il Piano per la mobilità sostenibile negli spostamenti casa-lavoro. Nella fase iniziale il Piano riguarderà i dipendenti comunali ma anche imprese come Consiag, ASL e alle scuole che vorranno aderire. L’obiettivo è ridurre l’utilizzo del mezzo privato a motore e orientare gli spostamenti casa-lavoro del personale dipendente verso forme di mobilità sostenibile alternative, come prevedono anche le ultime disposizioni di legge in materia del  Ministero della Transizione Ecologica e del Ministero delle Infrastrutture e della mobilità sostenibili.

“I finanziamenti che verranno erogati a fronte dell’approvazione del Piano degli Spostamenti Casa-Lavoro – spiega l’assessore alla mobilità Flora Leoni – saranno fondamentali per incentivare il cambiamento verso modalità sostenibili tenuto conto che le accurate analisi preliminari svolte hanno evidenziato una propensione all’utilizzo del veicolo privato a motore per compiere il tragitto casa-lavoro. Importante è anche consolidare le buone abitudini di coloro che già adottano sistemi di mobilità non inquinanti e decongestionanti sperando presto di poter coinvolgere alla mobilità sostenibile molte delle realtà imprenditoriali del nostro territorio.”

Il Piano degli Spostamenti Casa Lavoro (PSCL) è lo strumento che consente di pianificare gli spostamenti sistematici casa-lavoro del personale dipendente dell’Amministrazione, per questo è stato preceduto da un’analisi che ha sottoposto ad oltre 820 dipendenti dei questionari online per conoscere i tragitti, le esigenze di mobilità, gli orari di lavoro e lo stato dell’offerta di trasporto presente nel territorio. Al questionario ha risposto il 59% del personale.

 

L’offerta di mobilità “sostenibile” a Prato

I vantaggi dell’utilizzo dei mezzi pubblici o di altre modalità di spostamento diverse dal veicolo privato sono molteplici, dal risparmio in termini economici al beneficio per l’ambiente e la salute.
La “fotografia dello stato attuale scattata dal Piano del Comune di Prato analizza anche gli spazi di sosta  disponibili: in centro  9.553, in luoghi pubblici 517, in strutture private 1.490 e nei parcheggi scambiatori 2.495.

Gli spostamenti a piedi e in bici sono favoriti da un territorio prettamente pianeggiante, da una rete di ciclabili già molto estesa e ben collegata e dall’introduzione di ZTL, aree 30 e strade 30 che rendono le strade più sicure. Inoltre nel centro storico sono presenti delle aree pedonali permanenti e delle aree pedonali temporanee attive dal giovedi alla domenica nella fascia oraria compresa tra le 18.30 e le 24.

Per quanto riguarda la mobilità condivisa, a Prato sono già presenti sul territorio comunale 200 monopattini elettrici gestiti da BIT Mobility e distribuiti in 24 hub su un’ area di circolazione di 16 kmq . In area centrale sono presenti oltre 22 BIT Point a parcheggio obbligato, con segnaletica verticale, mentre nell’area esterna il servizio è in free floating. Il servizio è disponibile tramite l’ app BitMobility, sia in modalità “ pay per use”, cioè in modo occasionale, pagando 0,98 centesimi di sblocco iva inclusa e 0,14 cent/min a ogni noleggio. E’ inoltre possibile sottoscrivere tre formule di abbonamento (Mensile, Orario e Sblocchi).

Dieci le colonnine disseminate sul territorio per la ricarica elettrica dei veicoli con questa alimentazione green.

 

Come si spostano i dipendenti del Comune di Prato lungo il tragitto casa-lavoro

La maggior parte dei dipendenti del Comune di Prato risiede nel raggio di pochi km dalla sede di impiego. In media per effettuare lo spostamento casa-lavoro vengono impiegati circa 27 minuti. È presente una quota ridotta di dipendenti che effettua spostamenti di durata inferiore ai 10 minuti (7%), mentre sono più consistenti le durate intermedie, in particolar modo negli intervalli 20-29 minuti (25%) e 30-44 minuti (19%). Una quota consistente, pari al 17%, impiega più di 45 minuti.

Tra coloro che hanno risposto al questionario, il 57% dei dipendenti comunali per andare e tornare da lavoro utilizza l’auto privata; il 5% la propria moto; il 14% usa il trasporto pubblico locale; l’8% si reca in ufficio in bici; l’11% a piedi; il 4% è in smart working e l’1% utilizza altre modalità.
Incrociando il dato della durata dello spostamento con quello relativo alla scelta modale, emerge come le quote relative all’auto privata e al TPL crescano all’aumentare della durata: per spostamenti più brevi è maggiormente presente l’uso dei piedi e della bicicletta.

Tra le motivazioni principali indicate dagli utilizzatori dell’auto per la propria scelta modale figura innanzitutto l’autonomia concessa da tale mezzo privato (57%), seguita dalla non adeguatezza dalla concorrenzialità del tempo di viaggio (35%) e del trasporto pubblico (33%). Si segnala anche un 29% di utilizzatori dell’auto che indica come motivazione anche il minor rischio di contagio da Covid-19, elemento di sicura importanza nel periodo storico attuale.

Chi invece preferisce il trasporto pubblico motiva la propria scelta con all’economicità rispetto al mezzo privato a motore (47%), seguita dal minor stress connesso all’essere passeggeri piuttosto che conducenti e dalla mancanza di alternative (entrambe al 33%). Coloro che vanno al lavoro in bici o a piedi indicano il benessere fisico (71), il rispetto dell’ambiente (61%) e la maggiore autonomia (45%).

Complessivamente si evidenzia una propensione all’utilizzo del mezzo privato a motore da parte dei dipendenti (62% attuale, 58% futura) più o meno in linea con i valori medi nazionali, affiancata da una discreta disponibilità a esplorare alternative modali, principalmente la bicicletta (48%) e il trasporto pubblico (45%).

Tra le iniziative che il Piano intende adottare per promuovere la mobilità sostenibile vi sono l’incentivazione dello smart working anche dopo la fine dell’emergenza sanitaria, flessibilità negli orari di lavoro, abbonamenti per il TPL a tariffa agevolata, convenzioni per l’acquisto di abbonamenti a prezzi ridotti per dipendenti, tessere aziendali di servizi di sharing mobility per spostamenti di lavoro, contributi ai dipendenti per l’accesso a servizi di sharing mobility in città, una piattaforma di car pooling, convenzioni con gestori di parcheggi dedicate ai carpoolisti, definizione di corse dedicate in determinate fasce orarie in collaborazione con l’azienda del TPL e altre misure ancora.