Il 15 agosto ricorre una delle feste più antiche della cristianità. Si celebra infatti l’Assunzione di Maria. A Prato e in Toscana la festa, mariana per eccellenza, era ed è conosciuta semplicemente come «Santa Maria». Come ogni anno si svolge la solenne ostensione del Sacro Cingolo mariano, la reliquia conservata da oltre otto secoli nella basilica cattedrale di Santo Stefano a Prato.
Il programma prevede alle ore 17 il canto dei vespri; a seguire, intorno alle 17,30, l’Ostensione del Sacro Cingolo. Il rito sarà officiato dal vescovo Giovanni Nerbini. Quest’anno il 15 agosto cade di domenica e in cattedrale sono previste le messe festive secondo il solito orario: 7,30, 9, 10,30, 12 e 19.
Come da tradizione il Comune di Prato prenderà parte alla Solennità di Santa Maria Assunta in cielo: il Gonfalone comunale e l’assessore alla Pubblica Istruzione Ilaria Santi saranno presenti all’Ostensione del Sacro Cingolo di Maria nella Cattedrale di Santo Stefano, la terza di quest’anno.
Nel corso dell’anno, secondo la tradizione, si tengono a Prato cinque ostensioni della reliquia mariana: a Natale, a Pasqua, il primo maggio, il 15 agosto e l’8 settembre. A questa ultima ricorrenza, che celebra la nascita di Maria, i pratesi sono molto legati e la considerano la festa della città.
Sempre il 15 di agosto monsignor Nerbini è stato invitato a presiedere la messa solenne delle ore 11 al santuario della Beata Vergine delle Grazie a Boccadirio sull’Appennino bolognese al confine tra Emilia e Toscana. Si tratta di un luogo di spiritualità e pace molto caro ai pratesi perché il 16 luglio 1460 la Madonna apparve a due piccoli pastori, Donato Nutini e Cornelia Vangelisti. La bambina poi divenne monaca col nome di suor Brigida e visse nel monastero di Santa Caterina a Prato.