Nei prossimi giorni arriveranno 5 profughi afghani a Prato. Anche la nostra provincia è stata chiamata ad ospitare una parte dei 112 cittadini in fuga dal loro Paese e in arrivo in Toscana. Si tratta di un totale di 21 nuclei familiari, così come ha fatto sapere la prefettura di Firenze, che questa mattina ha partecipato ad un tavolo di coordinamento delle prefetture. Per quanto riguarda le persone in arrivo nella nostra provincia, saranno ospitate nelle strutture che fanno parte del Sistema Accoglienza e Integrazione, il sistema nazionale con articolazione provinciale in cui i comuni capoluogo fanno da capofila e che si occupa di accogliere cittadini che hanno già ricevuto lo status di rifugiato o che sono stati riconosciuti vittima di sfruttamento sessuale o lavorativo. Come spiega l’assessore comunale all’Immigrazione Simone Mangani, sono 80 i posti letto a disposizione del Sai nella provincia di Prato, di cui 75 occupati. Gli ultimi 5 liberi – probabilmente nel comune di Prato – saranno dunque assegnati ai profughi afghani. “Nel contempo – riporta una nota della prefettura di Firenze – è stato approfondito il tema della programmazione dell’acquisizione di disponibilità alloggiative aggiuntive che si renderanno necessarie in vista del probabile flusso in arrivo di ulteriori cittadini afghani, data la drammatica situazione di quel Paese. I risultati del monitoraggio saranno poi oggetto di ulteriore confronto in ambito regionale, durante la riunione prevista lunedì mattina a Palazzo Strozzi Sacrati”.
E il presidente della regione Eugenio Giani ha fatto sapere che la Toscana ospiterà anche 200 civili afghani, collaboratori della missione di pace italiana, che trascorreranno nei covid hotel convenzionati con l’asl il periodo di quarantena. La loro permanenza sarà dunque limitata ai dieci giorni previsti dai protocolli Covid. Non è chiaro se Prato accoglierà anche una quota da questo gruppo.
LS