20 Luglio 2021

Temi ambientali: i comitati raccolgono firme per essere ascoltati dal sindaco


Comitati e movimenti riuniti nell’Osservatorio Ambientale di Prato hanno protocollato oltre trecento firme di cittadine ecittadini che chiedono risposte al Comune di Prato in merito alla Dichiarazione di Emergenza Climatica approvata con una mozione nel settembre 2019 dal Consiglio comunale.
I comitati hanno stilato una lista di mancanze a cominciare dalla realizzazione della pista ciclabile in via Roma – a servizio anche del Parco della Liberazione e della Pace – la riduzione di veicoli inquinanti nelle ZTL e la sostituzione del parco macchine delle partecipate con mezzi elettrici. Insufficienti per i comitati anche le ripiantumazioni di alberi dopo il disastro causato dalla bufera di vento del marzo 2015, che causò l’abbattimento di centinaia di piante. I comitati sono poi preoccupati per la realizzazione del nuovo inceneritore di Baciacavllo e l’installazione di antenne per
il 5g, lamentando di aver inoltrato richiesta di audizione a sindaco, assessore all’Ambiente e presidenza della commissione preposta, senza alcuna risposta e sottolineando che il percorso partecipativo sarebbe stato relegato soltanto alla discussione sui dehors e sull’arredo urbano, invece che sulle priorità di sviluppo ecocompatibile del territorio.
“Viene da chiedersi insomma se nel documento di attrazione delle risorse del PNRR – eccezion fatta per tre proposte, come tramvia, textileHUB e ‘riforestazione’ – si riesca ad immaginare una mobilità ed un sistema di smlatimento di rifiuti davvero ecocompatibili ed alternativi, oppure se l’amministrazione intenda ricorrere ancora ad opere obsolete come l’inceneritore e l’ampliamento dell’A11, ulteriormente impattanti su una Piana già molto ingolfata” concludono i comitati.