1 Luglio 2021

Qualità dell’aria, in arrivo 30 centraline per monitorare l’inquinamento nel comune di Prato


Trenta centraline in tutto il territorio comunale per misurare la qualità dell’aria e decidere gli interventi per l’eventuale miglioramento delle zone critiche. Sono quelle installate dal CNR, il Consiglio Nazionale delle Ricerche, nell’ambito del progetto Prato Urban Jungle per la ri-naturalizzazione delle aree urbane, finanziato dal fondo europeo di sviluppo regionale. Per ora sono state installate le prime cinque centraline, proprio nelle aree di intervento del progetto europeo: due in via Turchia, una al mercato coperto del Macrolotto zero e una al parcheggio scambiatore di via Nenni, vicino al palazzo di Estra di via Panziera, che sarà interamente ricoperto da piante, oltre ad una in piazza San Marco (altezza fermata dell’autobus). “Le centraline rileveranno la presenza di pm 10 e pm2,5; biossidi di azoto, ozono, monossido di carbonio, CO2, ma anche temperatura e umidità”, spiega Federico Carotenuto, assegnista di ricerca del CNR, che sta mettendo a punto un sistema per consentire anche ai cittadini di consultare online i risultati del monitoraggio degli apparecchi.
Le altre 25 strumentazioni – che saranno installate entro il mese di luglio – tra un anno potranno fornire un’informazione capillare all’amministrazione, che potrà così decidere, per esempio, dove piantare alcuni dei 600 alberi che arriveranno a Prato nell’ambito di un altro progetto, quello di riforestazione urbana di Toscana Carbon Neutral. Per questo le centraline saranno collocate anche nelle frazioni più periferiche della città. “Gli apparecchi sono tutti finanziati da risorse europee nell’ambito del progetto Prato Urban Jungle e rimarranno in dotazione del Comune anche dopo la fine del progetto, datata ad agosto 2023 – afferma l’assessore comunale all’Urbanistica Valerio Barberis -. Gli strumenti installati a ridosso delle zone di intervento di Prato Urban Jungle ci daranno la possibilità di misurare l’impatto e i benefici di questa iniziativa nel tempo. Nelle altre zone, invece, oltre a farci capire dove dobbiamo intervenire come amministrazione, diventeranno anche degli strumenti di consapevolezza ambientale: penso alle scuole, dove misureranno i picchi di inquinamento all’entrata e uscita dei bambini”.

 

LS