Una foresta verticale sorgerà anche a Prato, negli edifici di Edilizia pubblica pratese di via Turchia a San Giusto, un’area urbana ad alta densità abitativa e con ampie aree verdi. Il progetto esecutivo è stato, infatti, approvato dalla giunta e riguarda tre edifici residenziali realizzati nel 1992, per un totale di 102 alloggi, ed è parte di Prato Urban Jungle. “Un progetto innovativo che mira a usare le nature based solutions – spiega l’assessore Valerio Barberis – come chiave architettonica non solo per migliorare gli edifici e le prestazioni energetiche di quest’ultimi, ma anche come occasione per migliorare le condizioni di vita dei suoi abitanti”.
Il progetto, realizzato da Stefano Boeri Architetti, prevede la vegetalizzazione delle facciate, la demineralizzazione dell’area sud, adibita a parcheggio, la realizzazione di una grande pergola verde d’ingresso e la creazione di spazi di socialità comuni nel giardino. Per realizzarlo verranno installate differenti strutture composte da sottili cavi in acciaio che permetteranno la crescita di piante rampicanti, in grado di migliorare il microclima locale, mitigare la temperatura, raffrescare le superfici degli edifici esistenti.
Il progetto prevede inoltre la creazione di spazi di socialità comuni dedicati ad attività collettive e ricreative, come orti sociali, attrezzature per la ginnastica dolce, tavoli, sedute ed altro ancora. Una nuova grande pergola di circa 100mq, ricoperta di rampicanti ed arredata di sedute, sarà realizzata all’ingresso del complesso, tra i due edifici a sud dell’isolato. Proseguendo, nello spazio centrale compreso tra le cantine, sono state progettate delle vasche con vegetazione e delle sedute che creeranno un nuovo ambito di accesso all’area adatto alla sosta e alla socialità.
Oltre alla componente rampicante rivestono un ruolo altrettanto importante gli elementi vegetali che si sviluppano a terra. In questo insieme non mancano poi le fioriture. L’area dei parcheggi sud sarà interessata da un intervento di demineralizzazione dei suoli che trasformerà 1600 mq di pavimentazione impermeabile in superficie drenante, così da minimizzare il consumo di acqua di rete utilizzando ove possibile le acque meteoriche che verranno intercettate ed accumulate in un sistema di cisterne interrate.
“Come EPP – aggiunge Marzia De Marzi, presidente di Epp – ci stiamo già occupando di coordinare la fase successiva del progetto cioè: espletare le procedure di gara e affidare i lavori per i quali si prevede la consegna entro ottobre 2022”.