Beni per un valore di quasi due milioni di euro sono stati sequestrati dalla squadra mobile e dalla Guardia di finanza a quattro imprenditori cinesi operanti nel settore logistico e del movimento merci. Il sequestro, per un valore complessivo di 1 milione e 978.000 euro, ha riguardato conti correnti, beni mobili e quote societarie, oltre che denaro contante. Gli indagati sono accusati di aver messo in atto un disegno complesso, finalizzato a non pagare ingenti debiti tributari maturati da aziende ad essi ricondotte. Una strategia che passava attraverso il trasferimento di asset a società di nuova costituzione intestate a prestanome.
Il provvedimento di sequestro di beni firmato dal gip del Tribunale di Firenze, su richiesta della Dda di Firenze, è scattato per effetto degli sviluppi dell’inchiesta “China Truck”, condotta dal Servizio centrale operativo della Direzione anticrimine e dalla squadra mobile di Prato. Un’inchiesta che nel gennaio del 2018 ha portato all’esecuzione di misure cautelari nei confronti di 49 soggetti, ritenuti al tempo appartenenti ad un’associazione a delinquere di stampo mafioso, a matrice cinese, dedita alla commissione di vari reati, tra cui estorsione, usura, traffico di sostanza stupefacente, favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e sfruttamento della prostituzione.