Alle Olimpiadi di Tokyo spedizione pratese tutta al femminile: pronti a tifare per Rachele Bruni e Vittoria Guazzini
Vittoria Guazzini e Rachele Bruni. Sono due le atlete pratesi che saranno in gara alle Olimpiadi che partono domani a Tokyo. Una spedizione ridotta e tutta al femminile rispetto ai Giochi di Rio 2016, quando in gara erano presenti addirittura cinque pratesi e quattro di questi tornarono a casa con una medaglia. Chiara Tabani e Stefano Tempesti nella pallanuoto, Marco Innocenti nel tiro a volo, la stessa Rachele Bruni nel nuoto di fondo. Tre argenti e un bronzo al quale si aggiunge anche il podio sfiorato da Marta Pagnini, quarta nella ginnastica a squadre.
Una spedizione record che ovviamente non potrà essere replicata, ma la speranza che le due pratesi in gara possano comunque tornare con almeno un alloro c’è. Vittoria Guazzini sarà impegnata nell’inseguimento a squadre su pista. 21 anni, di Poggio a Caiano, è alla sua prima olimpiade. Anche se giovanissima ha già raccolto allori e successi a livello europeo e mondiale, dividendosi tra la strada e la pista. Ha iniziato a pedalare da giovanissima, tesserata per il Velo Club di Seano. Nel 2020 ha vinto l’oro agli europei nel Madison. La ciclista poggese sarà di scena martedì 3 agosto in mattinata.
La veterana, per così dire, è Rachele Bruni da Comeana, che sarà impegnata nella 10 chilometri di nuoto. Reduce dall’argento di Rio 2016 nella stessa gara, in Giappone proverà a raggiungere il massimo obiettivo. E’ stata la prima italiana a vincere la Coppa del Mondo nel 2015, ripetendo il successo anche nel 2016 e la sua bacheca personale contiene anche 12 medaglie
europee e tre mondiali. Rachele sarà in gara mercoledì 4 agosto alle 23.30.
A Tokyo ci sarà poi un altro pratese, anche se non in gara. Il montemurlese Marco Innocenti, che a Rio gareggiò e tornò con l’argento al collo, sarà infatti il ct della tiratrice slovacca Danka Bartekova. E’ sfumato invece il sogno di Stefano Tempesti, che non è stato convocato nel settebello. L’highlander pratese a 42 anni ha cullato invano il sogno di partecipare alla sesta Olimpiade. Sarebbe stato l’ennesimo record di una carriera che resta comunque straordinaria per una vera e propria leggenda della pallanuoto.