Visita Speranza, le ‘ali’ dell’ospedale diventano modello antiburocrazia. “In 40 giorni conclusi lavori che avrebbero richiesto due anni di tempo”
Durante la visita a Prato del ministro Roberto Speranza (leggi l’articolo), a illustrare i lavori di realizzazione delle due nuove ‘ali’ del Santo Stefano è stato Giovanni Nigro, titolare dell’omonima società di costruzioni, a cui è stato affidato lo scorso novembre l’incarico di ampliare l’ospedale in piena pandemia. Un lavoro raccontato con tanto di fotografie e timeline degli interventi, facendo vedere al ministro l’evoluzione del cantiere concluso a tempo di record: in soli 40 giorni. “La visita del ministro ci ha permesso di portare anche all’attenzione del governo quello che la città di Prato è stata capace di fare in così poche settimane, dopo l’accordo con la Regione Toscana, il governatore Giani, le autorità dell’Asl e della protezione civile – commenta Nigro -. Abbiamo lavorato giorno e notte, con ritmi serratissimi, pur di rispettare le tempistiche e assicurare a tutta la provincia oltre 50 nuovi posti letto. Avere potuto raccontare anche al ministro quello che abbiamo fatto al Santo Stefano, ripaga me e tutti i miei collaboratori, degli sforzi fatti”.
Nigro ha poi parlato col ministro, supportato anche dal sindaco Biffoni, del problema della burocrazia negli appalti pubblici. “Abbiamo realizzato in 40 giorni un intervento che a cose normali fra gare, appalti e documentazioni richiede più di due anni. E mi ha fatto piacere che lo stesso ministro abbia compreso la necessità di velocizzare i tempi della burocrazia nel settore dei lavori pubblici”.