Si è svolta domenica 13 giugno al Padiglione Italia della Biennale di Architettura 2021 a Venezia, nella sezione Comunità Resilienti, la duplice iniziativa, dedicata alla città di Prato e all’attualità delle sue scelte di pianificazione e sviluppo urbanistico.
Al mattino, alla presenza del sindaco Matteo Biffoni, i saluti istituzionali, ai quali si è aggiunto in diretta l’intervento di Alessandro Melis, Curatore del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2021. Nel pomeriggio si è invece focalizzato sul modello di sviluppo di Prato, sulla sua originalità nell’essere stato un laboratorio aperto a contributi di più voci e su come questo laboratorio potrà andare avanti nei prossimi anni, in un contesto post pandemico che ha visto accelerare l’importanza di alcune tematiche, come la forestazione, che ha visto Prato tra i precursori.
Il sindaco Matteo Biffoni è intervenuto per ringraziare gli organizzatori e per sottolineare il valore della presenza della città in questo contesto: “La Biennale di Venezia ci ha invitati a raccontare la storia della nostra città, una città che in tutti i modi sta cercando di continuare a crescere, ma che lo fa mettendo in atto quelle indicazioni e programmi che spesso la politica ha enunciato: crescere nel rispetto del verde, fare progetti di qualità, fare riqualificazione e rigenerazione urbana, riusare spazi ex industriali a destinazione pubblica. Siamo qui perché abbiamo fatto un percorso e questo percorso ci viene riconosciuto da una delle massime istituzioni culturali internazionali, credo sia motivo di orgoglio per tutta la città.”
L’assessore all’urbanistica Valerio Barberis ha aperto la sessione pomeridiana e tirato poi le conclusioni degli interventi, insieme a Paolo Di Nardo, membro del team curatoriale del Padiglione Italia alla Biennale Architettura 2021: “Prato ha messo in campo un modello di pianificazione e di intervento corale e aperto a contributi diversi. Quando abbiamo iniziato sapevamo che la città aveva bisogno di una vision, una prospettiva di sviluppo che però ha orizzonti a lungo termine, per questo abbiamo alternato alla pianificazione delle strategie per far vedere subito cosa sarebbe potuto accadere, grazie ad interventi temporanei, azioni immediate. Stiamo cercando di continuare in questa attività, in un contesto che è cambiato, perché in questi ultimi mesi si è chiarito ancora di più quale deve essere il ruolo della natura nella pianificazione urbanistica e nella città: è il ruolo di portare salute, di contribuire a salvare vite umane. Oggi abbiamo con noi molti partner, associazioni, privati e pubblico e stiamo collaborando anche con la ASL Toscana Centro. Non si tratta più solo di progettare la città e il suo sviluppo, ma anche di decidere insieme le funzioni degli spazi, gli usi, le attività, con la consapevolezza che se la vita lavorativa, sociale e ricreativa sarà più a contatto con la natura lo slogan “un albero al posto di una pillola” potrà diventare realtà”.
Prato alla Biennale di Venezia è stato organizzato nell’ambito degli eventi ufficiali Comunità Resilienti – Padiglione Italia 2021, si può rivedere in diretta su www.facebook.com/ItalianPavilion2021 e sarà presto fruibile su Imateria ai fini della formazione professionale degli iscritti all’Ordine degli architetti.