Festa dell’Arma dei Carabinieri, cerimonia a porte chiuse nella caserma di via Picasso. L’intervista al comandante provinciale Zamponi con il bilancio dell’ultimo anno di attività FOTO e VIDEO
I Carabinieri festeggiano oggi il 207° anniversario della loro fondazione. Questa mattina, nella sede del comando provinciale Carabinieri di Prato, è stato celebrato l’anniversario della Fondazione dell’Arma, alla presenza del prefetto Adriana Cogode e del comandante provinciale dei Carabinieri, Colonello Francesco Zamponi. Per limitare il rischio di diffusione del contagio, quest’anno la manifestazione si è svolta senza la presenza delle autorità locali, del pubblico, dei militari e dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’arma.
Nel corso della breve ma sentita cerimonia è stato reso omaggio ai caduti con la deposizione di una corona d’alloro al monumento presente all’interno della caserma.
Nell’ultimo anno i Carabinieri di Prato hanno ulteriormente implementato l’attività preventiva di controllo del territorio. Sono state intraprese iniziative per garantire una maggiore prossimità dell’Arma ai cittadini, soprattutto in centro storico, tramite il ripristino del servizio di “Carabiniere di quartiere” che intende favorire sostegno e vicinanza alla collettività e agli esercenti commerciali, e l’impiego della Stazione mobile nelle principali piazze cittadine, anche con il compito di fornire risposte ai vari quesiti sulle normative relative alla pandemia da Covid che nel tempo si sono succedute. Particolarmente significativo e costante è stato l’impegno nel controllo alle aziende, anche col supporto delle componenti specializzate (Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro, NAS e NOE), finalizzati in primis ad accertare la regolarità nel sistema produttivo. Tra le più importanti operazioni effettuate vanno ricordate: l’indagine “Amleto”, che ha consentito di trarre in arresto 14 persone, tra la Toscana e il Veneto, e sequestrare circa 160 kg, tra marijuana ed hashish, oltre a 600 piante di cannabis indica e circa 70.000 euro in contanti; l’operazione “Massimo”, che nel mese di ottobre 2020 ha consentito di trarre in arresto, in esecuzione di provvedimenti emessi dall’Autorità giudiziaria, 5 cittadini cinesi che operavano nel settore tessile, ritenuti responsabili di sfruttamento di manodopera approfittando delle condizioni di bisogno e di aver impiegato, in nero, numerosi operai clandestini.
Tra le numerosissime attività di soccorso alla popolazione, va ricordato il salvataggio effettuato da due militari della Stazione Carabinieri di Vernio che hanno tratto in salvo una ragazza che, con l’intento di lanciarsi nel vuoto, aveva scavalcato il parapetto di un ponte, riuscendo ad afferrarla in tempo e affidarla alle cure mediche. Durante la cerimonia è stato infine consegnato un encomio a due militari che si sono distinti per particolari azioni: si tratta del maggiore Alfredo Cangiano, Capo Ufficio Comando, che nel giugno 2020, libero dal servizio e in compagnia della moglie, al termine di un lungo inseguimento in auto e a piedi per le vie del centro, ha arrestato un pregiudicato armato di coltello che poco prima aveva rapinato 20.000 euro ad un commerciante, sequestrando poi due cittadini stranieri a bordo della loro auto pur di guadagnarsi la fuga. L’Ufficiale ha ricevuto un secondo encomio per aver condotto, nel precedente incarico, una complessa attività investigativa relativa a un pericoloso sodalizio criminale italo-albanese legato ad un clan ‘ndranghetista’. Il secondo militare premiato è il luogotenente Gianluca Breschi, Comandante della Stazione Carabinieri di Vernio, che nell’inverno del 2017, nel corso di una bufera di neve, non esitò ad affrontare le intemperie pur di raggiungere un anziano, rimasto bloccato senza farmaci nella sua abitazione in una località impervia, riuscendo a trasportarlo nel centro abitato e affidandolo poi ai familiari.
Ecco di seguito l’intervista al comandante provinciale Zamponi, realizzata da Dario Zona.