Il 27 gennaio scorso, in occasione della Giornata della Memoria in ricordo delle vittime dell’Olocausto, si era infiltrato in un evento online inneggiando al fascismo: questa mattina la polizia ha trovato e denunciato il responsabile. Si tratta di un quindicenne di Sasso Marconi che, durante la ricorrenza in questione, è riuscito ad entrare da remoto sottoforma di “utente ignoto” nella videoconferenza su Zoom organizzata dall’associazione Soroptimist sul tema “ Quando i cervelli in fuga sono donne – intellettuali e professioniste – durante il fascismo alla ricerca di lavoro e libertà all’estero”, alla quale stavano partecipando il Prefetto di Prato e le istituzioni locali. Il quindicenne ha postato nella parte riservata alla messaggistica l’esclamazione “Viva il duce” accompagnandola con alcune svastiche. Le indagini attivate dalla Digos della questura di Prato e dalla Polizia postale hanno consentito di individuare l’intestatario dell’utenza telefonica utilizzata per creare la casella di posta elettronica che aveva compiuto l’intrusione. Con un permesso di perquisizione, gli investigatori questa mattina si sono recati a Sasso Marconi, presso l’abitazione dell’intestataria dell’utenza, una donna di 51 anni che è stato poi accertato essere la madre convivente dell’autore dell’intrusione. Il ragazzo, dopo qualche resistenza di circostanza, ha ammesso la paternità del fatto. Nel corso delle operazioni sono stati sequestrati il cellulare, in cui è stato rinvenuto materiale video e fotografico riconducibile all’estremismo di destra, e il pc in uso al minore. I genitori, incensurati, risulterebbero del tutto estranei al comportamento del figlio, appreso solo al momento della perquisizione da parte della polizia.
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