«Voglio esprimere profondo disappunto e rammarico per il fatto che un atto su un tema così importante quale quello della sicurezza sui luoghi di lavoro non sia stato messo in discussione, chiudendo la seduta del Consiglio pochi minuti dopo le 13. Credo che la scelta del vicepresidente Scaramelli, che presiedeva l’aula in quel momento, sia stata sbagliata nel merito e nel metodo, anche perché altre volte siamo andati ben oltre l’orario fissato per la chiusura dei lavori. Penso sia stato grave e inaccettabile che non si sia preso in considerazione la discussione di tale atto affrettandosi a chiudere una seduta senza dare spiegazioni, anche perché ritengo che fosse doveroso discutere di una risoluzione che contiene proposte e impegni per migliorare le condizioni di sicurezza sul lavoro. Tutto ciò, come è evidente, aveva un’importanza particolare a pochi giorni dalla morte di Luana e dopo che la Regione aveva indetto una giornata di lutto in Toscana: era quindi doveroso discutere per rispettare quella memoria e tutte le altre vittime di incidenti sul lavoro. Sono molto rammaricata per quanto è accaduto, ora mi adopererò affinché la risoluzione venga discussa e votata all’inizio dei lavori della prossima seduta del Consiglio». Lo dice Ilaria Bugetti (PD), presidente della commissione Sviluppo economico e rurale, che insieme al presidente della commissione Sanità, Enrico Sostegni, ed altri consiglieri Dem aveva presentato una proposta di risoluzione sulla sicurezza sui luoghi di lavoro con particolare riferimento al comparto tessile, che non è stata posta in discussione dal vicepresidente Scaramelli.
Il documento prevede alcuni impegni per la giunta regionale, in particolare “proseguire con l’attuazione delle azioni in merito alla sicurezza sui luoghi di lavoro con particolare riferimento al comparto tessile, a partire dagli strumenti previsti dalla citata l.r. 28/2019, affinché: si continui anche per le future annualità, implementandola ove necessario, con l’esperienza del citato “Piano straordinario di intervento in materia di sicurezza sui luoghi di lavoro” sia per quanto concerne le aziende straniere che italiane, operanti sul territorio toscano; vengano ripresi quanto prima gli interventi formativi per le imprese previsti nei mesi scorsi, richiamati in narrativa, e interrotti dalla pandemia Covid-19, a cura dell’Azienda USL Toscana Centro attraverso SAFE, il Polo formativo regionale per la sicurezza, e in accordo con le parti sociali e datoriali”. Inoltre “prevedere anche nel prossimo Programma Regionale di Sviluppo 2021-2025 adeguate azioni volte a dare continuità e rafforzare le iniziative sin qui intraprese sul tema della sicurezza del lavoro, della diffusione della buona occupazione e per la formazione dei lavoratori su tali aspetti”.
La risoluzione impegna anche lo stesso Consiglio, tramite le commissioni consiliari competenti, “a valutare, di concerto con la giunta regionale e assieme alle rappresentanze economiche e sociali, quali azoni possono essere intraprese – anche mediante un intervento modificativo della citata l.r. 28/2019 – per implementare gli strumenti utili al contrasto dell’illegalità in tema di sicurezza sui luoghi di lavoro, con particolare riferimento al rafforzamento di tutte quelle opportunità di collaborazione con le imprese toscane al fine di individuare, promuovere e sviluppare buone pratiche sulla tematica in oggetto”.