Per il raddoppio della declassata all’altezza della strozzatura del Soccorso adesso tocca al ministero dell’Ambiente. Anas ha infatti presentato la documentazione per dare avvio all’iter di valutazione di impatto ambientale sul progetto di interramento di viale Da Vinci fra via Marx e via Nenni. Un tunnel di 400 metri, che costerà 46,5 milioni di euro. Il ministero ha quattro mesi di tempo per dare una risposta sull’ipotesi progettuale, indicando eventuali prescrizioni da rispettare in fase di progetto esecutivo.
Intanto dallo studio di impatto ambientale emergono alcune novità sulla declassata al Soccorso. I tecnici di Anas hanno ribadito che la soluzione migliore è quella dell’interramento, ritenendola quella che maggiormente migliora la vita al Soccorso, raggiungendo gli obiettivi di sostenibilità ambientale. L’ipotesi del viadotto, sponsorizzata dalla giunta Cenni, viene invece considerata leggermente peggiorativa per raggiungere gli obiettivi ambientali e di qualità della vita, mentre il raddoppio in rilevato, aggiungendo una corsia in via dell’Autostrada e un’altra in via Panziera viene definito nettamente peggiorativo.
I tecnici quantificano anche i costi relativi ai mancati lavori per eliminare la strozzatura al Soccorso. Ogni anno fra tempo perso e carburante si bruciano in città 3,6 milioni di euro. Senza considerare l’impatto dell’inquinamento. Non effettuare i lavori entro i prossimi vent’anni, quindi, costerebbe 70 milioni di euro ai pratesi.
Le due situazioni da risolvere riguardano invece la falda e le terre di scavo. Per quanto riguarda l’altezza dell’acqua, analizzando i livelli fra il 2012 e il 2019 c’è la possibilità che il cantiere possa essere disturbato dalla falda. E così i tecnici spiegano di essere consapevoli dell’eventuale necessità di prevedere sistemi per prosciugare il cantiere dall’acqua. Sulle terre di scavo e gli inerti necessari per l’opera, tutte e tre le soluzioni presentano criticità, anche se l’interramento è quella peggiore per il conferimento di materiale in discarica. Infine il rumore: con l’interramento si abbatte in media l’impatto acustico nel quartiere di 2,5 decibel, con picchi massimi di quasi 18 decibel.
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