Sono stati proclamati i vincitori provinciali del concorso PretenDiamo legalità, il progetto, giunto alla quarta edizione, promosso dalla Questura di Prato nelle scuole elementari, medie e superiori. Il progetto, avviato dal Ministero dell’Interno in collaborazione con il Ministero dell’Istruzione, è finalizzato alla promozione della cultura della legalità attraverso i temi del rispetto delle regole, del corretto utilizzo della rete internet e dei valori della Costituzione che unitamente all’amicizia, alla libertà e solidarietà, costituiscono le basi fondanti per la crescita o lo sviluppo dei cittadini di domani per la costruzione di una società responsabile.
Al termine di una serie di incontri in videoconferenza con i ragazzi di sette scuole pratesi, a cui hanno partecipato operatori della Polizia di Stato qualificati nella materia, gli studenti sono stati invitati a realizzare dei contenuti atti a veicolare i messaggio di legalità e corretto uso della rete Internet. I lavori sono stati valutati da una commissione presieduta dal questore Giuseppe Cannizzaro e dalla professoressa De Simone dell’Ufficio scolastico provinciale. Gli elaborati migliori sono stati trasmessi al Dipartimento della Pubblica Sicurezza e concorreranno alla selezione dei lavori da cui scaturiranno i vincitori nazionali nelle rispettive categorie.
Ecco i lavori premiati, per le rispettive sezioni.
Scuola Primaria: Libro elaborato dalla classe 4^ della Scuola D’Amico
Scuola Secondaria di Primo Grado: Graphic novel “La Storia di Giulia” elaborato dai ragazzi Scuola Convenevole da Prato
Scuola Secondaria di secondo Grado: Video elaborato dalla classe 2^ G dell’Istituto tecnico statale “T. Buzzi”
L’auspicio è che gli elaborati degli studenti pratesi possano ricalcare le orme degli studenti della 3^ classe della scuola primaria Lorenzo il Magnifico di Poggio a Caiano, che nel 2018 si aggiudicò il premio a livello nazionale, dando lustro alle scuole pratesi e riconoscimento all’impegno nel campo della promozione della legalità da parte degli operatori della Questura di Prato.
