L’addio di Santa Lucia a don Mauro Rabatti: «un parroco vulcanico» VIDEO
Un cammino lungo 56 anni. È quello compiuto da don Mauro Rabatti a Santa Lucia, una comunità cresciuta con lui. Era arrivato qui giovane prete nel 1965 quando il paese contava 600 anime mentre adesso è diventato dieci volte più popoloso.
Nella chiesa della Regina Pacis, costruita da don Mauro con il contributo e la determinazione dei parrocchiani, questo pomeriggio il vescovo Giovanni Nerbini ha presieduto il funerale del sacerdote morto di Covid all’età di 82 anni. Il vescovo emerito Gastone Simoni ha concelebrato la funzione, mentre monsignor Franco Agostinelli ha inviato una lettera di saluto.
Nella omelia il vescovo Giovanni ha ricordato come don Mauro e la comunità fossero «una il volto dell’altra» e di come il sacerdote, anche a 80 anni, «fosse sempre capace di sognare».
Nel servizio le testimonianze di tre parrocchiani: Dante Mondanelli, medico dell’ospedale cresciuto in parrocchia che lo ha seguito durante gli ultimi momenti della sua vita; Margherita Bessi, considerata il braccio destro di don Mauro e curatrice dei gruppi biblici; Alfredo Cogliati, primo collaboratore del sacerdote nel trentennale gemellaggio con la città austriaca di Ebensee dove furono deportati e internati molti pratesi nel 1944.