Un’edizione davvero originale quella delle Giornate Fai di primavera 2021 che porta in Val di Bisenzio: in primo piano ci sono l’arte del Novecento, la creatività innovativa della produzione tessile e il legame forte con l’ambiente.
La delegazione di Prato ha organizzato per sabato 15 e domenica 16 maggio due aperture in Vallata: nella Montepiano di Bruno Saetti, l’artista del sole, e alla fabbrica Beste di Cantagallo, dove tutto si genera in un legame profondo e innovativo con l’ambiente. L’iniziativa è stata presentata questa mattina da Paolo Gori e Rosita Galanti Balestri, rispettivamente capodelegazione pratese e presidente del FAI Toscana, con Maria Lucarini, assessore alla Cultura del Comune di Vernio.
“Le Giornate Fai, il primo appuntamento dopo il lockdown, rappresentano un gesto di coraggio per l’Italia, per scoprire e valorizzare ancora una volta la sua bellezza meno conosciuta e le sue meravigliose risorse”, ha sottolineato Rosita Galanti Balestri ricordando che la Toscana sarà in prima fila con decine di aperture su tutto il territorio.
“Invitiamo i pratesi a scoprire un percorso assolutamente originale – ha messo in evidenza Paolo Gori – che porterà alla Beste, un’azienda creativa fortemente legata all’ambiente che si racconterà anche attraverso la sua preziosa tessuteca e a Montepiano, dove potremo incontrare Bruno Saetti e l’omaggio che gli dedica Gustavo Maestre“.
“A Montepiano tutto racconta di Saetti, a partire dalla Casa del Mulino dove l’artista viveva, dipingeva, insegnava, si confrontava con gli amici artisti. Ogni angolo della casa e del giardino è stato studiato e realizzato come un dipinto: soli rossi e angoli verdi riempiono ancora gli occhi degli ospiti”, ha spiegato l’assessore Maria Lucarini.
Bruno Saetti è un protagonista dell’arte del Novecento. Con Rinaldo Frank Burattin, Gastone Breddo ed Emanuele Bettini è stato un animatore della vita culturale pratese e della Val di Bisenzio. In occasione delle giornate FAI il maestro Gustavo Maestre dedicherà, proprio al Mulino, un omaggio a Bruno Saetti, presentando un gruppo di opere dove il sole e i colori sono protagonisti. Il Fai a Montepiano propone un percorso a più tappe: dal mulino al prato del Sole, luogo di contemplazione per cittadini e turisti, dalla badia – l’antico monastero vallombrosano fondato dal beato Pietro, scrigno di storia e arte – alla cappella delle Carmelitane dell’Istituto Santa Teresa dove si può ammirare il grande affresco che il maestro Saetti dedicò alla Virgo carmeli, recentemente restaurato con l’intervento del Comune.
È un sapere aperto a tutti quello che presenta la Beste, azienda con sede a Cantagallo che ha scelto di puntare alla massima efficienza energetica per ridurre l’impatto sull’ambiente e massimizzare il valore che ne deriva per il territorio. L’obiettivo è guidare il cambiamento nel settore tessile e nella comunità locale: dalla produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili al trattamento delle acque, a tutti i processi produttivi.
Nelle Giornate FAI verranno raccontati i 650 metri dell’intera filiera produttiva. Il modo migliore per conoscere da vicino i valori da cui nascono i tessuti apprezzati dai grandi brand della moda. Quella di Beste è una storia lunga trent’anni che viene illustrata da più di tremila tessuti, raccolti all’interno della Tessuteka, a partire dalla prima collezione, quella della stagione primavera-estate del 1993. Oggi la Tessuteka, l’archivio storico da cui parte la ricerca e lo sviluppo Beste, è aperta alla consultazione di clienti, studenti e privati interessati a conoscere più da vicino una parte fondamentale della fashion industry.
Le aperture si svolgeranno nel pieno rispetto delle norme di sicurezza sanitaria vigenti: Montepiano (Vernio)dalle 10 alle 17; Beste (Cantagallo) via Primo Levi, 6 dalle 10 alle 17.30.
La prenotazione è obbligatoria fino ad esaurimento posti sul sito www.giornatefai.it deve essere effettuata entro e non oltre la mezzanotte del giorno precedente la visita, con una donazione libera minima di 3 euro.