26 Aprile 2021

Sfregiato al volto in pieno giorno: regolamento di conti nel mondo dello spaccio


E’ stato sfregiato in maniera permanente al volto in pieno giorno a Mezzana: la vittima è un trentenne di nazionalità marocchina, aggredito lo scorso 25 marzo da tre connazionali nei confronti dei quali la procura ha emesso oggi altrettante misure di custodia cautelare in carcere. Il contesto è quello del  commercio al dettaglio di cocaina e hashish tra Campi Bisenzio, Calenzano e Prato: il taglio, effettuato con un gancio da traino e un taglierino in via Viottolo di Mezzana verso le 12.30, è stato un atto premeditato e inferto con l’intenzione di “marchiare” la  vittima, rendendola riconoscibile nel mondo dello spaccio quale soggetto “inaffidabile”. L’inaffidabilità del trentenne farebbe riferimento ad una sua condotta di cattivo pagatore di partite di droga o ad una sua presenza indesiderata in una determinata piazza, oppure ad entrambe le cose. L’atto dello sfregio e del marchio fa parte di una sub cultura, che è quella araba: la vittima, non appena è stata soccorsa si è lamentata coi sanitari e poi con la polizia (allertata dai cittadini che hanno assistito alla violenza) che, sfregiato in questo modo, non avrebbe più potuto trovare una moglie. Le indagini, seguite dal sostituto procuratore Lorenzo Gestri e condotte dalla squadra mobile, hanno consentito dall’episodio del 25 marzo di risalire al domicilio di fortuna dei tre aggressori, localizzato a Calenzano, dove in effetti sono stati trovati sia il taglierino che il gancio da traino. Due dei tre marocchini sono irregolari sul territorio e con vari precedenti alle spalle, alcuni dei quali di natura violenta tra cui lesioni e resistenza a pubblico ufficiale; il terzo è incensurato e irregolare in Italia, arrivato da poco dalla Spagna. Viene loro contestato il reato di sfregio secondo l’articolo 583 quinquies, che prevede la reclusione da 8 a 14 anni.