17 Aprile 2021

Rifiuti, differenziata stabile nell’anno del lockdown ma il 2021 si apre con un calo della raccolta di due punti percentuali


La pandemia da Coronavirus cambia il volto della società e anche quello delle abitudini dei singoli cittadini. Mai come in questo anno di isolamento in casa e lockdown a ripetizione, i pratesi si sono trovati a dover gestire i propri rifiuti domestici.

La raccolta differenziata a Prato e provincia sembra non aver risentito, almeno lo scorso anno, degli scossoni da Covid: il dato della differenziata nel 2020 è praticamente identico a quello del 2019 – quindi anni luce prima dell’emergenza globale – pari al 74,2%. Guardando ai risultati dei singoli Comuni, si nota la perdita di qualche punto percentuale in tutte le realtà, ad eccezione di Carmignano (stabile, nel 2019 e nel 2020, al 74%) e dei Comuni di Vaiano e Vernio, che registrano performance migliori del passato (per la precisione, il 79 e il 70%). Nel caso di Vaiano, il porta a porta arriva a quota 78% nel primo trimestre 2020, a fronte però di un sensibile aumento di residui prodotti.

Ma veniamo alle tendenze di questo nuovo anno. Adesso la voglia dei cittadini di rispettare le regole sullo smaltimento dei rifiuti sembra mostrare i primi segni di cedimento. Il senso del dovere cede il passo, forse, alla stanchezza e così a livello provinciale la differenziata perde due punti percentuali nel primo trimestre, fermandosi al 72%, contro il 74% del primo trimestre 2020. Peggiorano Prato, Montemurlo, Carmignano, Cantagallo e anche Vaiano. Stabili invece Poggio a Caiano e Vernio.

Per finire gli scarichi abusivi sul territorio, in netta discesa dal 2014 ad oggi. 900 le tonnellate di rifiuti abbandonate nel 2014, 472 tonnellate nel 2020. Merito anche dei controlli di Alia e del monitoraggio degli ispettori ambientali. Questi nel 2020 hanno elevato 294 sanzioni. 234 sono invece le multe registrate nei soli primi tre mesi di quest’anno. La squadra degli ispettori di Alia può contare però, da novembre 2020, su 4 nuove figure, che fanno salire il totale degli addetti incaricati di informare, educare ma anche ispezionare e sanzionare, a 8 unità.