12 Aprile 2021

Ricoverato per covid al Centro Pegaso consigliere comunale partecipa a distanza alla commissione Sanità. “Sono stato fortunato. Il personale è da medaglia”


L’organizzazione del centro Pegaso e del sistema vaccinale sono da settimane al centro delle proteste degli utenti e nel mirino delle critiche dell’opposizione di centrodestra. E proprio alla luce di questa situazione il consigliere comunale del Partito Democratico, Giannetto Fanelli, ha voluto raccontare la sua esperienza personale con il pronto soccorso e l’ospedale prima, e col centro di via Galcianese poi. L’ha fatto in un modo probabilmente unico per la storia del Comune di Prato: partecipando alla commissione Sanità, incentrata sulla campagna vaccinale in corso, collegato dal letto dell’ex Creaf dove si trova attualmente ricoverato per covid. Precisiamo subito che le sue condizioni sono in netto miglioramento, tanto che a breve dovrebbe essere dimesso, ma la degenza dalla malattia va avanti ormai da giorni.

“Prima ho avuto cinque giorni di febbre bassa” racconta Fanelli. “Poi la temperatura ha iniziato ad aumentare. Ho ricevuto le cure del medico di base e dell’Usca, ma anche attraverso il saturimetro mi rendevo conto che la respirazione peggiorava. Così a Pasqua sono andato al pronto soccorso. Questo è il vero punto di frontiera, dove il personale è davvero sotto pressione. Ci ho passato anche Pasquetta, fino a quando poi si è liberato un posto in ospedale. Una volta dentro i reparti le cose migliorano decisamente. Ho avuto accanto persone col respiratore, ma fortunatamente non ho visto accanto a me nessuna situazione tragica. Stando in ospedale ho potuto vedere con i miei occhi la capacità del sistema. E devo dire di essere stato fortunato”.

Quando le cose sono migliorate, Fanelli è stato trasferito all’ex Creaf. “La struttura si vede che è nata rapidamente, ma regge onorevolmente il proprio ruolo e se non ci fosse sarebbe stato un problema – prosegue il consigliere comunale Pd – Chi è qui ha bisogno di cure che non potrebbe ricevere a casa, ma al contempo lascia il posto in ospedale a chi è più grave. Voglio ringraziare il personale, che è da medaglia. Stanno con la tuta tutto il giorno, ma non perdono mai la lucidità. E’ davvero ammirevole come stanno gestendo l’emergenza”.

Sdb