Domani, sabato 1 maggio, ricorre la Festa dei Lavoratori e, nonostante le limitazioni del periodo, il Comune non rinuncia a celebrare un valore primario per la città come il lavoro. Il sindaco Matteo Biffoni, insieme al Gonfalone comunale, partirà da piazza del Comune alle 9.45 per recarsi in piazza Cardinale Niccolò, dove alle 10 è prevista la consueta deposizione di una corona di alloro al monumento dedicato ai Caduti e agli invalidi del lavoro. La cerimonia, breve ed essenziale, si terrà nel rispetto delle misure di sicurezza sanitaria. È prevista la partecipazione simbolica delle principali sigle sindacali CGIL-CISL-UIL, con un proprio rappresentante.
Anche quest’anno non si potrà poi tenere il tradizionale corteo in centro storico promosso da Cgil, Cisl e Uil, che hanno così organizzato una mattinata in diretta con testimonianze di lavoratori e lavoratrici, interventi dei tre segretari territoriali confederali e contributi video. L’appuntamento è dalle 10,30 in diretta sulla pagina Facebook dell’evento e sul canale YouTube dedicato.
Il primo maggio inizia il mese dedicato alla Madonna. La mattina alle 9,30 il vescovo Giovanni Nerbini presiede in Cattedrale la messa nel giorno della Festa dei lavoratori in suffragio delle vittime del lavoro a causa del Covid. Come vuole la tradizione, in questo giorno Prato, la «città di Maria», si stringe intorno al suo bene più prezioso, il Sacro Cingolo. Sabato primo maggio si rinnova, infatti, in Cattedrale il rito dell’ostensione della reliquia mariana. Il rito prenderà inizio alle 17 con la recita del rosario e al termine il vescovo Giovanni Nerbini officerà l’ostensione. Segue la celebrazione della messa. Quella del primo maggio è la seconda ostensione dell’anno, la prima si tiene il giorno di Pasqua, le altre tre invece il 15 agosto, l’8 settembre e il 25 dicembre.