Prato torna in zona arancione dalle ore 14 di sabato 17 aprile


Da domani, sabato 17 aprile a partire dalle ore 14, la Provincia di Prato tornerà in zona arancione. L’ufficialità è giunta pochi minuti fa dal governatore Eugenio Giani, che si è confrontato con i sindaci pratesi e ha deciso di confermare quanto previsto dall’ordinanza di sabato scorso. La zona rossa provinciale, a Prato, come a Firenze e nei comuni dell’empolese valdelsa e del senese terminerà dunque domani. Se per altre aree era previsto l’allentamento delle misure, per Prato – dove la zona rossa vige da un mese – il numero dei contagi settimanali in rapporto alla popolazione era rimasto alto, pari a 282 casi ogni 100.000 abitanti, superiore alla soglia dei 250 casi ogni 100.000 abitanti, finora utilizzata per decretare le zone rosse provinciali.

Sette giorni fa, Prato era rimasta zona rossa a fronte di un dato di 306 nuovi casi Covid settimanali ogni 100.000 abitanti.

La Toscana da domani pomeriggio sarà dunque interamente zona arancione.

Da domani pomeriggio, con l’entrata in vigore della zona arancione alle ore 14, a Prato e provincia potranno dunque riaprire parrucchieri, centri estetici e negozi. Gli spostamenti saranno consentiti all’interno del comune senza necessità di autocertificazione. Mentre per quanto riguarda la scuola, da lunedi prossimo si tornerà alla didattica in presenza alle superiori per una quota compresa tra il 50%  e il 75% della popolazione scolastica. Lezioni interamente in presenza, invece, per asili, materne, elementari e medie. Restano chiusi musei, palestre, piscine, teatri e cinema. Resta valido il coprifuoco notturno dalle ore 22 alle 5.

Per quanto riguarda le visite ad amici o parenti, in zona arancione è consentito, una sola volta al giorno, spostarsi verso un’altra abitazione privata abitata dello stesso Comune, tra le ore 5 e le 22, a un massimo di due persone, oltre a quelle già conviventi nell’abitazione di destinazione. La persona o le due persone che si spostano potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che convivono con loro.
A chi vive in un Comune che ha fino a 5.000 abitanti, ad esempio Cantagallo, è comunque consentito spostarsi, tra le 5 e le 22, entro i 30 km dal confine del proprio Comune (quindi eventualmente anche in un’altra Regione o Provincia autonoma), anche per le visite ad amici o parenti nelle modalità già descritte, con il divieto però di spostarsi verso i capoluoghi di Provincia.

 

La posizione dei sindaci pratesi

“Prendiamo atto della decisione del Presidente che analogamente ai comuni della piana fiorentina ha deciso anche per Prato e provincia, dove il tasso è di 282 positivi ogni 100mila abitanti, il passaggio a zona arancione”. Così i sindaci di Prato, Montemurlo, Poggio a Caiano, Carmignano, Vaiano, Vernio e Cantagallo  intervengono sulla decisione della Regione che ha uniformato le province con un unico colore. “La comunicazione iniziata una settimana fa in cui si preannunciava la zona arancione per sabato alle 14 ha creato aspettative e un po’ di confusione, ma siamo certi che la decisione del Governatore, che ha disposizione tutti i numeri anche sugli ospedali, sia stata ponderata. Riteniamo che i cittadini e le attività economiche dovrebbero sempre essere informate con un congruo anticipo di qualsiasi tipo di decisione”.  I sindaci ribadiscono: “Dobbiamo essere tutti consapevoli che non siamo fuori dall’emergenza, domani alle 14 non sparisce il virus”.

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