Non sono operatori sanitari, ospiti delle Rsa e neppure over 80. Non sono insegnanti né personale delle forze armate. Sono gli “altri”, termine che sul sito del Governo viene utilizzato per indicare tutti quei cittadini che hanno già ricevuto almeno una dose di vaccino ma che non rientrano tecnicamente nelle liste delle priorità. In Toscana gli “altri” ammontano a 192.782 unità, un numero tutt’altro che residuo alla luce delle polemiche sui ritardi della campagna di immunizzazione per gli over 80. Viste anche le dichiarazioni del premier Draghi sul fatto che le riaperture saranno possibili solo nelle regioni che hanno messo in sicurezza i più anziani, questa cifra fa ancora più riflettere.
Ma chi sono questi “altri”? Una cosa deve essere precisata. Nel report in tempo reale del Governo non figurano voci come gli over 70 e i super fragili, categorie che anche in Toscana sono state avviate (non senza difficoltà) alla vaccinazione e che nel dossier vengono incluse nella sezione “altro”. Il dato dei 192mila deve essere dunque depurato di tutti colore che, effettivamente, hanno tutto il diritto di essere protetti in quanto a rischio. Tuttavia è indubbio che a livello regionale ci sia stata più di una storpiatura: dalla somministrazione a avvocati e magistrati a quella rivolta a sanitari sì ma in cui si sono infilati anche profili che operano in ambito strettamente amministrativo o che comunque non sono impegnati in prima linea a combattere il Covid. Insomma una platea allargata – forse troppo – che oggi crea un effetto di rimbalzo, in negativo, sui numeri degli over 80 vaccinati: quasi 261mila. Pochi rispetto a regioni come il Lazio (437mila), l’Emilia Romagna (403mila), la Lombardia (737mila), il Veneto (354mila). Toscana tra le peggiori in Italia. Insomma la regione rischia di restare indietro per un errore iniziale che allontana il Granducato dall’uscita dal tunnel delle chiusure.
Guardando invece alle altre categorie, sono oltre 238mila gli operatori sanitari e sociosanitari vaccinati; oltre 40mila gli addetti non sanitari; 35mila gli ospiti delle Rsa; quasi 20mila le forze armate immunizzate ad oggi e 65mila gli insegnanti e il personale scolastico che ha ricevuto almeno una dose del siero anti-Covid.