Il tormentone sanremese in salsa pratese, con un testo ed una videoclip esilaranti. La sorpresa di Pasqua, dedicata a Prato, è del comico di origini usellesi Max Galligani, che oggi ha pubblicato sul suo canale YouTube “Mangia un cantuccino di Prade”, la parodia di “Musica leggerissima”, il brano presentato al Festival di Sanremo da Colapesce e Di Martino. Nella versione del comico, il brano è firmato da Colapesce e Di Gallino, due pratesi d’adozione, originari del Sud Italia, che dopo 30 anni vissuti nella nostra città ne decantano le bellezze, con un pizzico di ironia.
Così, il ritornello della canzone diventa: “Mangia un gantuccine di Prate ni’ Bisenzio assortante, per non cadere addosso alle nutrie”.
Divertentissimo anche il video clip, realizzato grazie alle riprese e al montaggio di Giacomo Bogani, in cui Max Galligani, indossando abiti vintage ispirati al duo sanremese, veste i panni di “Colapesce e Di Gallino”, in location allestite – racconta il comico – “in un raggio di 100 metri dalla mia abitazione”.
In appena due ore il video ha superato le 200 visualizzazioni su YouTube ed è destinato a diventare virale sui social.
“L’idea – racconta Max Galligani – mi è venuta perché Sanremo è nell’immaginario collettivo di tutti. Porta sempre cose molto interessanti e con questo video ho voluto fare un omaggio a Prato e a tutti i pratesi d’adozione, che hanno assimilato il dialetto pratese e toscano, senza perdere quello di origine. Un mix divertente, da cui anche altri comici come Leonardo Pieraccini hanno in passato preso ispirazione. Il testo l’ho scritto pensando a tanti tratti tipici dell’immaginario collettivo pratese: il tessile, la Calvana, Il Bisenzio, il Pecci ed altri ancora”.
“Mangia un cantuccino di Prade” avrà presto un seguito…Max Galligani sta già lavorando ad un altro video-parodia tratto da una canzone di Sanremo 2021, quella di Coma Cose, rivisitata grazie al testo scritto a quattro mani da Galligani e Gianni Onori, musicista del gruppo Edipo e il suo Complesso.
GUARDA IL VIDEO DI “MANGIA UN CANTUCCINE DI PRADE”
Dario Zona
