“Chiudere tutte le attività commerciali il 1° Maggio? Un accanimento inutile contro imprenditori che da mesi non lavorano.
Piuttosto che continuare a infierire contro settore ridotto allo stremo, la Regione dovrebbe concentrarsi sulle inefficienze nella gestione del piano vaccinale”.
Con queste parole Confcommercio esprime la propria contrarietà rispetto all’ipotesi di chiudere i negozi per la Festa dei lavoratori – così com’è stato fatto per Pasqua e Pasquetta – espressa dalla Regione Toscana.
Una misura che per l’associazione tornerebbe a penalizzare i lavoratori del terziario appena riaperti. Per Confcommercio il vero problema è invece quello delle vaccinazioni, ancora in ritardo. “Dopo settimane di chiusura, le imprese del terziario tornano ad aprire.
E cosa vuole fare la Regione? Chiudere i negozi della giornata del 1° Maggio.
Non possiamo accettare una simile ipotesi di chiusura. E ci chiediamo, se davvero il Governo regionale intraprendesse questa strada, quando ha intenzione di comunicarlo ad aziende e lavoratori. Siamo stanchi di essere sempre utilizzati come capri espiatori della mala gestione che, fin dall’inizio, l’emergenza epidemiologica ha avuto da parte delle Istituzioni.
Il diritto al lavoro non è un interruttore da spegnere ed accendere per mettere al buio le proprie inefficienze.”