29 Aprile 2021

Il nuovo patron del Prato si presenta alla città: “Subito promozione in categoria superiore. E dobbiamo fare tornare i tifosi allo stadio” VIDEO


Tanti non ci credevano e tuttora fanno fatica a crederci. Qualcuno si è radunato davanti al Pecci, in attesa della conferenza stampa di ufficializzazione del passaggio di proprietà, fra bandiere sventolanti, abbracci, cori e qualche tifoso in lacrime. Ma alla fine la notizia ha avuto la sua ufficialità: il Prato Calcio passa di mano. Dopo 42 anni la famiglia Toccafondi lascia, cedendo gratuitamente la società all’imprenditore romano Stefano Commini. Quest’ultimo, di fronte al notaio D’Ambrosi, oggi si è limitato a versare 500mila euro in assegni circolari alla famiglia Toccafondi per riconoscere alle vecchia proprietà i proventi del premio di valorizzazione di Kouame. Denaro che il Prato incasserà fra agosto 2021 e agosto 2022 e che girerà a Toccafondi.

Il passaggio di proprietà sarà ufficiale dal 1° luglio. Toccafondi infatti vuole chiudere il bilancio relativo alla gestione dell’attuale anno sportivo, impegnandosi a lasciare la società senza debiti né crediti. Di fatto quindi il patron Commini potrà partire completamente da zero nella rifondazione della società, avendo però fin da ora la procura irrevocabile per comprare giocatori in vista dell’anno prossimo, ingaggiare tecnici, collaboratori, nominare membri del futuro cda e occuparsi della partita relativa all’impiantistica. Su quest’ultimo fronte l’imprenditore romano ha già annunciato la volontà di prendere in gestione il Lungobisenzio e di riportare il Prato Calcio nella sua casa abituale.

Commini ha anche spiegato di essersi “innamorato” di Prato, dopo averla conosciuta grazie all’amico Ivan Reggiani. Di avere valutato le opportunità che offre la città, di volere “ricostruire il settore giovanile e la scuola calcio”, di puntare “a una rapida promozione in categoria superiore” e di essere pronto a “investimenti infrastrutturali a beneficio dell’intera comunità”. “Problemi di budget non ce ne sono – conclude Commini – Spero di trovare partner sul territorio disposti a supportarci in questo nuovo progetto. Non voglio fare troppi proclami, la priorità è fare rinnamorare i tifosi della loro squadra”.

Nel link invece le parole d’addio della famiglia Toccafondi dopo la cessione dell’Ac Prato

Di seguito l’intervista a Stefano Commini