29 Aprile 2021

Edilizia scolastica, la Provincia candida al finanziamento ministeriale progetti per oltre 50 milioni di euro. C’è anche la nuova sede del liceo Livi


La Provincia di Prato si fa trovare pronta alla chiamata del Recovery fund e presenta candidature per un totale di oltre 50 milioni di euro per l’edilizia scolastica pratese, progetti che potranno essere inseriti e finanziati nell’ambito del PNRR (Piano Nazionale per la Ripresa e la Resilienza).

Con qualche giorno di anticipo rispetto alla scadenza prevista per domani (venerdì 30 aprile) per attingere al fondo da un miliardo e 125 milioni – e grazie a un lungo e attento lavoro di ricognizione e di analisi dei bisogni che ha impegnato gli uffici tecnici dell’amministrazione provinciale negli ultimi mesi – la Provincia ha trasmesso al Ministero dell’Istruzione gli interventi di ristrutturazione e quelli per la realizzazione di nuovi edifici a beneficio degli istituti superiori del territorio.

Il pacchetto di interventi è stato presentato questa mattina in conferenza stampa a Palazzo Banci Buonamici dal presidente Francesco Puggelli assieme alla dirigente Rossella Bonciolini e ai tecnici Cecilia Gelli, Luca Pagni e Stefano Daddi.

Il totale complessivo delle candidature presentate è di 52 milioni e 780mila euro e comprende sia lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico su edifici esistenti, sia la realizzazione di nuove sedi scolastiche. Si tratta di interventi che riusciranno a dare un totale nuovo assetto a tutta l’edilizia scolastica pratese.

LE RISPOSTE NELL’ANNO DELLA PANDEMIA

Nell’ultimo anno, la Provincia è riuscita a realizzare un vasto programma di interventi con i quali ha dato risposta alle necessità sopraggiunte in relazione alla pandemia da Covid-19. Solo per settembre 2020, sono state mese a disposizione, infatti, ben 40 nuove aule in più, spazi pronti ad accogliere gli studenti al loro rientro in classe, nel pieno rispetto delle normative sul distanziamento. Un lavoro, quello sull’edilizia scolastica, che ha rappresentato una delle tre direttrici su cui si è articolato il progetto “Scuola sicura” e che comprendeva anche il tracciamento dei casi sospetti e le misure per garantire la sicurezza nel trasporto pubblico scolastico. Un “modello Prato” cui molti, anche a livello nazionale, hanno guardato con attenzione.

IL FUTURO DELL’EDILIZIA SCOLASTICA PRATESE

Oltre alle risposte date negli ultimi mesi, anche le sfide che il prossimo futuro pone sono molteplici, per questo l’amministrazione provinciale, con ottica lungimirante, ha già lavorato alla programmazione futura nel campo dell’edilizia scolastica individuando ulteriori investimenti per cui è già stato avviato l’iter con la redazione di progetti e report di fattibilità e che possono essere realizzati cogliendo l’occasione dei fondi del Recovery Plan.

“La partita del Recovery Plan – spiega il presidente della Provincia Francesco Puggelli – è l’occasione per dare una svolta al Paese. Noi ci siamo fatti trovare pronti, grazie a un importante lavoro che ci ha impegnato a lungo. Ne è valsa la pena, perché siamo riusciti a candidare un elenco di interventi dalla portata eccezionale per una città come Prato, oltre 52 milioni di euro tra ammodernamenti di edifici esistenti e realizzazioni di nuove scuole, tutte azioni che riusciranno a mettere la scuola pratese in grado di rispondere alle esigenze del futuro e rinnovare l’assetto scolastico di edifici ormai obsoleti, realizzati con criteri di quarant’anni fa. Anche il grosso delle nostre scuole infatti è stato costruito, come la maggior parte degli istituti superi italiani, nel corso degli anni ’70. E’ ovvio che una risposta definitiva può venire solo da un’azione importante, per la quale servono finanziamenti ingenti come quelli previsti dal PNRR. Un lavoro enorme quello condotto dagli uffici provinciali, per cui devo congratularmi con la dirigente Bonciolini e tutti i tecnici per essere riusciti a redigere il piano dell’edilizia futura parallelamente all’attività ordinaria, quest’anno particolarmente impegnativa vista la pandemia da Covid-19. Come già ebbi occasione di comunicare al sottosegretario all’istruzione Rossano Sasso in visita a Prato – conclude Puggelli – è assolutamente necessario che gli enti provinciali siano coinvolti nel Piano nazionale di ripresa e che alle Province venga assicurato un ruolo di primo piano all’interno della cabina di regia per la gestione dei fondi previsti.
LE AZIONI PER GLI EDIFICI ESISTENTI

Per quanto riguarda la ristrutturazione di edifici scolastici esistenti (Tabella 1.), grazie al lavoro di ricognizione e di programmazione avviato ormai da mesi, la Provincia ha individuato tra gli obiettivi prioritari quello per scuole moderne e sicure, programmando e finanziando interventi di adeguamento e messa in sicurezza degli immobili, attraverso opere di adeguamento sismico (per i quali è pronta la progettazione preliminare) e di miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti e dell’involucro edilizio, di cui è in corso la gara per la progettazione definitiva.
Il pacchetto di progetti supera i diciannove milioni di euro e prevede cinque interventi su quattro scuole. Gli istituti interessati sono il Copernico (oltre sette milioni di euro), il Datini (cinque milioni e settecentomila), il Livi (quasi tre milioni di euro), un doppio intervento di adeguamento sismico e di efficientamento energetico all’istituto Dagomari (per totali tre milioni e trecentomila euro). I lavori sull’efficienza energetica porteranno ad un notevole miglioramento, grazie a soluzioni innovative e di limitato impatto ambientale, incrementando lo standard di sicurezza e migliorando il comfort interno degli ambienti e del benessere di tutti gli utenti, mirando oltretutto a raggiungere una riduzione dei consumi di energia primaria con conseguente risparmio di costi per l’ente, oltre a una migliore manutenzione, durabilità dei materiali e dei componenti, sostituibilità degli elementi, compatibilità tecnica e ambientale dei materiali.
LA REALIZZAZIONE DI NUOVI EDIFICI SCOLASTICI
Sul fronte dei nuovi edifici scolastici (Tabella 2.), la Provincia ha sottoposto la candidatura per la realizzazione di tre nuove scuole, nello specifico: la nuova sede per l’istituto C. Livi a Prato, un importante intervento da 22 milioni di euro e, nel comune di Montemurlo, un nuovo edificio per l’istituto Brunelleschi, per un importo da quasi sette milioni di euro. Per entrambi gli edifici è pronto il report di fattibilità. Di oltre quattro milioni e 100mila euro è invece il costo per la realizzazione della nuova ecoscuola in via Galcianese nei pressi del Marconi, edificio di cui è in corso la progettazione definitiva.

Tabella 1. RISTRUTTURAZIONE EDIFICI ESISTENTI
ISTITUTO TIPO DI INTERVENTO IMPORTO

N. Copernico Adeguamento sismico € 7.365.000
F. Datini Adeguamento sismico € 5.770.000
C. Livi Adeguamento sismico € 2.860.000
P. Dagomari Adeguamento sismico € 600.000
P. Dagomari Efficientamento energetico € 2.700.000

Tot. € 19.295.000
Tabella 2. REALIZZAZIONE NUOVI EDIFICI SCOLASTICI
TIPO DI INTERVENTO LUOGO IMPORTO

Nuova sede istituto C. Livi Prato € 22.500.000
Nuovo edificio C. Brunelleschi Montemurlo € 6.800.000
Nuova ecoscuola, via Galcianese Prato € 4.185.000

Tot. € 33.485.000
Totale complessivo candidature € 52.780.000