Texprint, l’azienda manda lettere disciplinari agli operai in sciopero. Si Cobas: “Regione e Comune prendano posizione” VIDEO
Una pioggia di lettere disciplinari. E’ quella caduta sui 15 lavoratori iscritti al Si Cobas in sciopero davanti alla Texprint, la stamperia tessile a conduzione cinese. Secondo il sindacato si tratta del tentativo dell’azienda di chiudere la vertenza con l’espulsione degli operai che hanno incrociato le braccia per ottenere migliori condizioni di lavoro. Da due mesi davanti alla stamperia di via Sabadell sventolano le bandiere del Si Cobas e gli striscioni che recitano “8X5” (8 ore di lavoro per cinque giorni alla settimana).
Ascolta l’intervista alla sindacalista del Si Cobas Sarah Caudiero
Intanto si è chiusa con un nulla di fatto l’unità di crisi regionale per favorire un accordo tra le due parti. Il Si Cobas riferisce che la stessa Regione ha messo il sigillo al tentativo di far dialogare azienda ed operai (ascoltati in audizioni separate) affermando che “le parti in causa sono troppo distanti per arrivare ad un accordo”. “Facciamo un appello alla Regione innanzitutto, ma anche al Comune visto che ci troviamo a Prato, affinché le istituzioni e la politica prendano una posizione netta a favore dei diritti dei lavoratori”, afferma Luca Toscano del Si Cobas.
Ascolta l’intervista al sindacalista del Si Cobas Luca Toscano:
La vicenda ha assunto davvero i contorni del “muro contro muro”: l’azienda fa sapere, tramite un ufficio stampa con sede a Milano, che “qualsiasi confronto non potrà avvenire fino a quando proseguirà il blocco degli ingressi e uscite presso lo stabilimento”. Il Si Cobas ribatte che non vi sarà alcuna sospensione del picchetto finché non ci sarà una richiesta formalizzata dell’azienda al sindacato e una volontà di regolarizzare i lavoratori; il sindacato annuncia, poi, per questo sabato 20 marzo una nuova manifestazione, questa volta davanti all’azienda.