Con l’aumento dei contagi anche tra i più giovani ha ripreso corpo il dibattito sull’eventualità di chiudere le scuole, una possibilità che trova la contrarietà dell’assessore alla Pubblica istruzione Ilaria Santi:
“È passato un anno dalla sospensione delle attività didattica all’inizio della pandemia, ma paradossalmente siamo tornati alla solita soluzione: “chiudere le scuole”. I danni psicofisici e la perdita di apprendimento per i bambini, ragazzi e adolescenti forse non è quantificabile come quantifichiamo i contagi da Covid 19, ma sicuramente ci sono e ci saranno, come testimonia il rapporto odierno di Save the Children – dice Santi- La chiusura della scuola danneggia bambini, ragazzi e adolescenti, adulti, indebolisce tutto il tessuto sociale e mina le basi del rapporto tra le generazioni. La didattica a distanza non sostituisce la didattica in presenza.
Sul nostro territorio, nonostante le difficoltà, la scuola con tutte le sue componenti, l’amministrazione Comunale ha messo in campo tutte le risorse possibili, umane e finanziarie, per lo svolgimento della didattica in presenza da realizzarsi in condizioni di assoluta sicurezza, compresa l’organizzazione della mensa.
Sento, pertanto, il dovere di chiedere al Governo e alla Regione di ripensare questa scelta e di impegnarsi a tutelare le famiglie, i bambini e ragazzi e il loro diritto a una socialità sicura all’interno della scuola e a una continuità dei percorsi di apprendimento. Sento anche il bisogno di chiedere con forza che la didattica in presenza sia garantita a tutte quelle famiglie di genitori che nel tempo della scuola non hanno la possibilità di lavorare da remoto e che non possono lasciare da soli i figli” conclude Santi.
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