Reparti Covid al completo, La Vita (Cinque Stelle): “Perché Biffoni non chiede l’istituzione di una zona rossa a Prato?”


“Il sindaco per legge è il primo responsabile della condizione della salute pubblica dei suoi concittadini. Se appellarsi al rispetto delle regole come è evidente non serve, se non si è stati in grado e non si è in grado di controllare e sanzionare i troppi comportamenti a rischio, perché non si interviene con decisione come hanno fatto altri comuni?”. Così la consigliera comunale del Movimento Cinque Stelle Silvia La Vita, che chiede retoricamente perché il sindaco Biffoni non si adoperi affinché venga istituita anche a Prato una zona rossa comunale. “Siamo consapevoli della sofferenza delle attività economiche e di quelle di tutta la comunità, ma arrivati a questo punto aspettare e rimandare non serve e non aiuta, ma anzi rischia di portare l’ospedale al collasso. L’ospedale saturo è una notizia grave ed estremamente preoccupante: ospedale pieno significa rischio per qualsiasi patologia o problema che richieda un intervento ospedaliero. Le immagini di assembramenti incontrollati nei weekend in città dovrebbero imporre delle scelte immediate per la tutela della salute di tutti”, aggiunge La Vita, che afferma di aver depositato una question time che verrà discussa nel prossimo consiglio comunale di giovedì.

E, a proposito di assembramenti nel weekend e relativi controlli, sono state 41 le “sanzioni Covid” elevate dalla Polizia municipale del comune di Prato da domenica 14 febbraio a domenica 28 febbraio, di cui 13 solo nella giornata di sabato 27, quando i controlli sono stati mirati alla verifica degli spostamenti fuori comune. Sempre nella giornata di sabato, nel pomeriggio, pattuglie della Municipale erano presenti ai giardini della Pietà, dove sono stati trovati 60 ragazzi assembrati, e in via Settesoldi, dove si erano accalcate 500 persone. In nessuno dei due casi, però, sono state elevate sanzioni per gli assembramenti: alla Pietà, alla vista delle auto di servizio, i ragazzi si sono dati tutti alla fuga; in via Settesoldi gli agenti si sono limitati a disperdere la folla.

“Noi del M5S, dall’inizio della pandemia abbiamo denunciato più volte che c’è qualcosa che non ha funzionato nel piano dei controlli predisposti dal Comune per contenere il continuo formarsi di assembramenti – interviene in una nota il capogruppo grillino n consiglio Carmine Maioriello -. Un approccio, secondo noi, troppo mite da chi è preposto ed ha la responsabilità dei controlli sugli assembramenti. Oggi la situazione è palesemente fuori controllo: inutili, infatti, sono risultati i generici appelli del sindaco al comune senso di responsabilità e meglio sarebbe stato a nostro avviso che questa amministrazione avesse dato fin da subito un segnale più incisivo come hanno fatto altre città”, conclude Maioriello.

“Il Comune se vuole può fare di più”, afferma invece il consigliere comunale di Centrodestra Leonardo Soldi, che precisa: “Le forze della municipale non possono rischiare la propria incolumità personale quando si trovano di fronte a folle oceaniche, ma il sindaco, se vuole, può attivare un’azione preventiva con apposite ordinanze di ordine pubblico circostanziate, impedendo, per esempio, la sosta legata al consumo per quelle vie (e limitrofe) notoriamente oggetto di grandi assembramenti”.

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