Sono 1462 – su 4202 iscritti – le donne del Palazzo delle professioni che fanno riferimento a otto tra ordini e collegi pratesi (avvocati, architetti, commercialisti, consulenti del lavoro, farmacisti, geometri, ingegneri, periti industriali).
I numeri parlano di crescita in tutte le professioni. Le due consigliere del Palazzo, Paola Aiazzi e Marzia De Marzi, con il presidente Filippo Ravone (nella foto), in occasione dell’8 marzo fanno gli auguri alle donne pratesi e sottolineano l’impegno delle professioniste, nei loro diversi settori, nel tempo difficile della pandemia.
Mettendo a confronto le cifre del 2020 con quelle del 2010 emerge che le donne iscritte agli ordini e ai collegi del Palazzo delle professioni da 1300 sono diventate 1462 (gli uomini da 2690 sono passati a 2740). Le avvocatesse (572 a 497) e le farmaciste (220 a 106) sono più numerose degli uomini, architette e consulenti del lavoro sono vicinissime alla parità numerica (230 su 488 e 55 su 126). Decisamente a prevalenza maschile le altre professioni tecniche dove sono impegnate 100 ingegneri (su 689), 100 geometri (su 639) e 17 periti industriali (su 268). Le donne nei consigli di ordine e collegi sono 23 su un totale di 68 componenti.
Professioniste e professionisti sono in prima linea nell’emergenza Covid. “Le donne sono state certamente più colpite e discriminate dalla pandemia, le responsabilità e le difficoltà sul fronte della conciliazione famiglia e lavoro sono aumentate – sottolinea Paola Aiazzi, consigliere del Palazzo e presidente dei Consulenti del lavoro – A Prato abbiamo cercato di dare loro sostegno favorendo, con le aziende, il ricorso allo smartworking e potenziando l’utilizzo di tutti gli strumenti, come i congedi parentali e quelli straordinari, fondamentali per supportare le famiglie e con loro tutta la comunità. Adesso per far rientrare le donne a pieno titolo nel mondo del lavoro è necessario un intervento normativo con agevolazioni strutturate per le aziende che assumono”.
Intanto si è appena concluso un decennio importante per le professioniste. “Sì ci sono stati grandi cambiamenti, le donne adesso sono più presenti nei consigli degli ordini e dei collegi ma anche nelle commissioni edilizie e del paesaggio. Ogni genere porta un contributo decisivo al confronto – mette in evidenza Marzia De Marzi, presidente dell’Ordine degli architetti – Il cambiamento si misura anche con il linguaggio: l’ordine di Prato ha deliberato l’utilizzo del timbro con la scritta architetta, una richiesta che meritava senz’altro una risposta affermativa”.
Quello del Palazzo delle Professioni è un augurio convinto, in un momento storico tanto difficile per tutti. “Auguri a tutte le professioniste e con loro a tutte le donne pratesi – afferma Ravone – Le donne sono una colonna portante nel mondo delle professioni, il riconoscimento e lo spazio del loro ruolo deve essere assolutamente rafforzato”.