Inaugurata nel 2016, e attiva dal 16 marzo dello stesso anno, la mensa universitaria di Prato rischia di non esserci per un bel po’ nel futuro degli studenti del Pin. La mensa ha ovviamente chiuso i battenti in concomitanza con l’arresto delle lezioni in presenza dei vari corsi universitari (al momento solo i primi anni frequentano, il resto si svolge tutto in dad), ma da qualche giorno è spuntato un cartello “vendesi” sui locali di via Magnolfi. Un cartello che fa presagire che, probabilmente, quando anche i corsi riprenderanno regolarmente, a non esserci più sarà proprio la mensa, almeno per i primi tempi. “Non essendoci lezioni in presenza, la mesa è stata bloccata – conferma il presidente del Pin Daniela Toccafondi -. Nel frattempo deve essere terminato l’affitto e il proprietario del fondo deve aver ritenuto opportuno metterlo in vendita. L’azienda regionale per il diritto allo studio dovrebbe metter mano ad un nuovo bando per l’assegnazione della gestione del servizio mensa, ma a causa dell’incertezza sulla fine dell’emergenza sanitaria, anche i tempi per la pubblicazione del nuovo bando non ci sono stati dati”.
Lo spazio era gestito da Gemeaz Elior, leader in Italia nella ristorazione collettiva e l’idea della mensa era stata sviluppata insieme al Comune di Prato, con l’obiettivo di rilanciare questa area del centro storico, che ora ha un bandone abbassato in più.