10 Marzo 2021

Interdittiva antimafia alla Texprint. Altra giornata di tensione al picchetto del Si Cobas all’ingresso dell’azienda FOTO


La Prefettura di Prato ha emesso una interdittiva antimafia nei confronti della Texprint, la stamperia tessile a conduzione cinese di via Sabadell dove da due mesi alcuni lavoratori del Si Cobas sono in sciopero permanente.
Il provvedimento prefettizio sarebbe legato ad un’inchiesta dell’estate scorsa della Dda di Milano che vede indagato un dipendente della Texprint (ditta che è estranea all’indagine), il quale a titolo personale è accusato di aver fatto confluire in Cina ingenti quantità di denaro, frutto di riciclaggio per conto di società vicine alle cosche della ndrangheta.
L’interdittiva antimafia è uno strumento amministrativo finalizzato al contrasto di fenomeni di infiltrazione mafiosa, che impedisce alle pubbliche amministrazioni di dare in appalto lavori, commissionare forniture e riconoscere erogazioni nei confronti delle aziende colpite dal provvedimento.
La Texprint nei mesi iniziali della pandemia aveva riconvertito parte dell’attività nella produzione delle mascherine e figura nella lista delle 16 imprese toscane che nel marzo scorso hanno ottenuto tramite Invitalia il finanziamento agevolato – in questo caso di 354.000 euro – da parte dello Stato, nell’ambito dei 50 milioni stanziati dal Governo con il decreto Cura Italia per favorire la realizzazione sul territorio nazionale di dispositivi di protezione individuali.
La notizia dell’interdittiva antimafia arriva nell’ennesimo giorno di tensione davanti ai cancelli dell’azienda, dove il sindacato Si Cobas continua il presidio permanente per protestare contro le condizioni di lavoro degli operai.

Anche oggi è stato massiccio il dispiegamento di polizia e carabinieri, che in alcune circostanze hanno usato la forza per spostare i manifestanti, i quali stavano impedendo il transito dei camion e delle merci. Alla fine della giornata, alcuni manifestanti e alcuni agenti hanno fatto ricorso alle cure mediche. Contro le modalità di protesta del Si Cobas, si erano levate nei giorni scorsi le voci di altri dipendenti non iscritti al sindacato che chiedevano di poter tornare a lavorare serenamente. La stessa Texprint aveva preso posizione denunciando il “rovesciamento  dello  stato  di diritto” e affermando che “nessuna controversia giudiziale è stata promossa da singoli lavoratori o dal sindacato SI COBAS”.

“Il sindacato ha imboccato tutte le strade. I contratti di apprendistato sono stati impugnati a tutti gli effetti di legge; l’ispettorato del lavoro è attivo e qui continua lo sciopero” ribatte Luca Toscano del Si Cobas, che aggiunge: “Gli operai sono dalla nostra parte e ci ringraziano perchè grazie alla nostra battaglia possono sperare di avere una domenica libera ed un’orario di lavoro di otto ore per cinque giorni”.

Intanto ieri la vertenza Texprint è stata affrontata dall’unità di crisi della Regione con un incontro tra gli esponenti Si Cobas, il consigliere della presidenza della Regione sul tema del lavoro Valerio Fabiani, funzionari dell’ente e l’assessore comunale Simone Mangani. In una prossima riunione sarà coinvolta anche la Texprint.