Il sindaco del Comune di Montemurlo Simone Calamai interviene nel dibattito, che vede al centro della discussione il futuro dell’impianto di termovalorizzazione di Montale. “La volontà del Comune di Montemurlo è chiara: il termovalorizzatore di Montale deve essere spento. Vigileremo affinché siano rispettati gli accordi che prevedono di arrivare al fermo dell’impianto entro il 2023. – sottolinea con forza il sindaco Calamai – Si tratta di un traguardo che Montemurlo aspetta ormai da molti anni, un punto fermo sul quale non si torna indietro e verificheremo con la massima attenzione che questo accada”. Il sindaco già ad agosto 2019, dopo poche settimane dall’inizio del suo mandato amministrativo, aveva scritto alla Regione Toscana, chiedendo esplicitamente che il Piano regionale di gestione dei rifiuti prevedesse chiaramente la volontà di arrivare alla chiusura dellimpianto e le soluzioni alternative previste dalla Regione per lo smaltimento dei rifiuti.
L’inceneritore di Montale si trova solo a poche decine di metri dal confine di Montemurlo nella zona di Oste e dunque ogni decisione sull’impianto ha un impatto diretto sulla comunità locale. “È positivo il dibattito che si è aperto circa il futuro dell’impianto per il quale deve essere trovata al più presto una soluzione – prosegue Calamai- È importante, a parer mio, individuare una prospettiva di riconversione nell’ottica della chiusura della filiera dei rifiuti a livello locale. Non si può più rimandare: questo è il tempo di fare delle scelte ben precise che coniughino la salvaguardia della salute pubblica e la tutela ambientale in un’ottica di sostenibilità”. Infine, il sindaco Calamai si sofferma sulla questione del futuro utilizzo dell’impianto: “Il Comune di Montemurlo vuole partecipare attivamente a quello che sarà lo scenario post riconversione. Non possiamo pensare di avere un impianto del genere alle porte di casa e non essere, insieme agli altri Comuni, tra i soggetti promotori delle decisioni che avranno un impatto diretto sulla nostra comunità”.