Il mondo della fantasia entra nella pediatria del Santo Stefano. La porta principale di ingresso del reparto, le porte delle camerette e la ludoteca ospiteranno dipinti e disegni ispirati al libro del “Piccolo Principe”, il racconto di Antoine de Saint-Exupèry per bambini, ragazzi e adulti.Un libro molto amato da tutti che affronta, attraverso i viaggi e gli incontri del protagonista con insoliti e bizzarri personaggi e su diversi pianeti, temi molto importanti: l’amore, l’amicizia ed il senso della vita.
In occasione della festa del papà oggi è stata inaugurata la porta d’ingresso del reparto di Pediatria realizzata dall’artista e decoratrice Lisa Londi.
Saranno realizzate decorazioni a mano con scenari spaziali del Piccolo Principe. L’idea del progetto è stata quella di proseguire i temi del racconto già presenti in altri quadri che arredano il reparto e gli ambulatori. Gli ambienti saranno il cielo, le stelle, i pianeti ed i deserti con una attenzione particolare alla scelta dei colori.
Il colore infatti, come sostiene la cromoterapia, una delle medicine alternative, provoca l’assorbimento di onde elettromagnetiche con frequenza oscillatoria stimolando vibrazioni in grado di influenzare l’umore, ripristinare e favorire l’equilibrio rendendoci, più concentrati o più rilassati.
L’azzurro e il blu nelle diverse sfumature stimolano la serenità, hanno la capacità di sciogliere le tensioni, rilassare la mente,favorire il relax ed il riposo di neonati e bambini.
L’obiettivo di Painting and Caring è quello di centrare questa filosofia, catturare l’attenzione dei piccoli pazienti con i dipinti e le tonalità dei colori, ponendo attenzione all’ambiente fin dal primo contatto con l’ospedale al momento dell’accoglienza. Stabilire un processo di alleanza terapeutica favorisce una migliore qualità di vita nei momenti di maggiore fragilità come può essere il ricovero in ospedale. Ricreare un ambiente allegro e colorato con angoli di fiaba permette infatti di alleggerire l’ansia dei bambini, rendere più piacevole la degenza e ridurre la componente psicologica del dolore.
La raffigurazione è stata possibile grazie alla Fondazione AMI Prato che ha utilizzato la donazione dell’Associazione Vippo di Prato.