L’unità di Polizia ambientale coadiuvata dalla Polizia commerciale ha effettuato un intervento di controllo ad un artigiano che, nella zona di Maliseti, pur avendo la licenza per attività di meccanico-elettrauto, in realtà praticava in maniera non occasionale l’attività di gommista per la quale non aveva richiesto l’iscrizione alla camera di commercio, per di più in assenza di un responsabile tecnico, figura indispensabile per tenere aperta un’autofficina.
Sul posto gli agenti hanno verificato infatti la presenza di macchinari per le lavorazioni di montaggio/smontaggio e riparazione dei pneumatici nonché alcune pile di pneumatici nuovi e altri depositati per il cambio gomme estate/inverno in favore della clientela. I macchinari sono quindi stati posti sotto sequestro finalizzato alla confisca e la titolare dell’azienda, una cittadina di origine orientale di 25 anni è stata sanzionata per 5164 euro. È stata inoltre inviata la segnalazione alla camera di commercio e agli uffici comunali preposti per gli adempimenti successivi.
Ma la sorpresa maggiore è stata per gli agenti accertare nel resede posteriore dell’officina la presenza di un ingente cumulo di rifiuti costituito da centinaia di pneumatici esausti, sicuramente presenti da oltre un anno ed in parte ormai coperti da vegetazione. I controlli sulla gestione dei rifiuti hanno poi fatto emergere ulteriori irregolarità sia riguardo alla tenuta registri, sia per l’inosservanza delle norme sulla corretta gestione deposito temporaneo in attesa di ritiro di rifiuti anche pericolosi, quali oli lubrificanti esausti, filtri olio e batterie per auto, detenuti in svariati bidoni e contenitori collocati in maniera disordinata sia all’interno che all’esterno dell’officina, configurando nell’insieme una situazione di potenziale pericolo di inquinamento ambientale.
La titolare è stata denunciata per violazioni alle norme sulla gestione dei rifiuti, che prevede pena dell’arresto fino a due anni e l’ammenda fino a ventiseimila euro, nonché sanzionata per un ammontare di circa 4 mila euro per violazioni sulla tenuta registri.