In attesa, senza certezze. E’ la sorte di 150 volontari della Croce d’Oro di Prato che non sanno ancora quando gli sarà somministrato il vaccino anti-Covid. Si tratta di personale che svolge svariati servizi all’interno dell’associazione di via Niccoli e che ogni giorno si ritrova in prima linea per contrastare la pandemia. C’è chi guida le ambulanze, chi presta primo soccorso sulle strade ai feriti e chi si occupa dei servizi di trasporto sociale.
Finora sono state vaccinate solo 20 persone all’interno della Croce d’Oro di Prato. “Di fatto è stato rispettato soltanto il primo elenco di vaccinazioni” spiega il presidente Alessandro Coveri. “Sulla seconda e terza lista non ci sono ancora date certe. E così ci ritroviamo con 150 volontari di tutte le sezioni della Croce d’Oro che continuano ad aiutare il territorio senza però essere tutelati dal rischio contagio”.
La Croce d’Oro così si affianca e rilancia l’appello mandato dalle Misericordie dell’area pratese che si ritrovano con 700 confratelli e consorelle in attesa di vedersi somministrata la prima dose di vaccino. “Qui si parla di persone in prima linea” prosegue Coveri. “Quando c’è un incidente andiamo a soccorrere il ferito, ma non possiamo sapere se ha il Covid. Ed esporre un volontario al rischio contagio, significa portare il virus in associazione e di conseguenza nelle famiglie dei nostri iscritti”.
La Croce d’Oro chiede anche di individuare un criterio di priorità nella somministrazione del vaccino. “Va data la precedenza a chi fa soccorso sulle ambulanze e a chi si occupa dei servizi sociali” conclude il presidente della Croce d’Oro di Prato. “Loro sono i volontari più a rischio e devono essere vaccinati per primi”.