772 nuovi positivi al Covid negli ultimi sei giorni, con un netto aumento rispetto alla settimana precedente. Con questi numeri Prato si candida a diventare zona rossa già a partire da lunedì 15 marzo. L’andamento del contagio, registrato a livello provinciale, sembra non risparmiare il distretto dall’inesorabile lockdown, soprattutto alla luce della famosa soglia limite di 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti, indicata dal Comitato tecnico scientifico per arginare la terza andata del virus. Per salvarsi in calcio d’angolo dalla zona rossa, Prato dovrebbe in sostanza registrare meno di 120 nuovi positivi tra oggi e domani: uno scenario praticamente improbabile visto il trend delle ultime settimane.
Se lo slittamento nella fascia di colore a maggior rischio sembra ormai cosa quasi certa, resta a questo punto da capire con quale formula la provincia pratese sarà destinata al confinamento e, in questo quadro, quali provvedimenti verranno presi per le scuole. Se il nuovo decreto, elaborato in queste ore dal Governo, introdurrà l’automatismo della zona rossa localizzata, con 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti, Prato non solo diventerà off-limits ma scatterà anche la chiusura delle scuole e il ritorno – senza se e senza ma – alla didattica a distanza. Al contrario, qualora l’Esecutivo dovesse rinunciare all’automatismo della zona rossa con 250 casi settimanali ogni 100mila abitanti, spetterebbe alla Regione decidere sulla classificazione per colore in territori ad alta incidenza e, in quel caso, resterebbero margini di manovra per discutere con i sindaci dell’apertura o meno degli istituti scolastici. L’intenzione dell’Amministrazione è quella di salvare le scuole e il modello da adottare potrebbe essere quello dello scorso dicembre, che prevedeva la didattica in presenza fino alla prima media.
Ma molto dipenderà dalle scelte nazionali, che potrebbero introdurre anche weekend rossi in tutta Italia come accaduto nel periodo di Natale. Saranno quindi le prossime ore a sciogliere i dubbi, una volta diramati i dati provinciali sul contagio e soprattutto viste le decisioni del Governo e, in modo complementare, le disposizioni emesse dal tavolo regionale che si riunirà domani.