10 Marzo 2021

Caporalato e sfruttamento lavorativo, Biffoni chiede ai ministeri dell’Interno e del Lavoro la sperimentazione su Prato


Si sta concretizzando il modello sperimentale per la lotta al caporalato e allo sfruttamento lavorativo messo in atto da Anci, ministero dell’Interno e ministero del Lavoro, in particolare per i lavori stagionali, così come proposto da Coldiretti e Agromafie. Un’iniziativa avviata oltre un anno fa e che ieri ha visto al centro del tavolo di lavoro al Viminale la sperimentazione di progetti specifici per far uscire dall’illegalità i migranti senza permesso utilizzati come manodopera a basso costo nei campi. E’ in questo contesto che il sindaco Matteo Biffoni, presente come delegato Anci Immigrazione, ha chiesto ai ministri Lamorgese e Orlando di estendere questo intervento anche a Prato, dove già la Procura della Repubblica sta facendo uno sforzo importante di contrasto allo sfruttamento lavorativo e dove è in atto una convenzione e una collaborazione fattiva tra Comune di Prato e Procura della Repubblica nella lotta allo sfruttamento lavorativo, in collegamento continuo tra gli uffici del Servizio Immigrazione e tutti gli altri enti coinvolti, incluse le parti sociali.

A Prato con l’emersione di casi di sfruttamento lavorativo le vittime vengono informate sulle possibilità offerte dalla legge circa i percorsi di inclusione e tutela sociale disponibili, prima fra tutte quella di essere inseriti in progetti di accoglienza di cui il Comune di Prato è titolare come il S.A.I. (Sistema di Accoglienza e Integrazione) e il progetto antitratta della Regione Toscana denominato S.A.T.I.S. Un’occasione che mira a prevenire la ricaduta dei lavoratori in nuovi circuiti illegali. L’ingresso nei progetti offrirebbe loro infatti un percorso che prevede, oltre all’accoglienza, servizi volti all’acquisizione e al rafforzamento di competenze linguistiche e professionali per un positivo reinserimento nel mercato del lavoro. Con una sperimentazione di livello nazionale si potrebbe fare un passo ulteriore con un coordinamento più ampio con tutti gli enti e percorsi specifici per far uscire dall’illegalità i lavoratori sfruttati. “I diritti dei lavoratori e la lotta all’illegalità sono un tema centrale nel lavoro del Comune di Prato e la Procura della Repubblica sta facendo un lavoro formidabileper il quale anche ieri il ministro Lamorgese ha espresso vivo apprezzamento – sottolinea il sindaco Matteo Biffoni -. Per questo mi sono sentito in dovere di suggerire l’estensione del modello sperimentale per i lavoratori agricoli anche in altri ambiti: a Prato siamo pronti per farlo”.