E’ in corso in queste ore il confronto tra le aziende sanitarie locali e la Regione per definire i prossimi step della campagna vaccinale anti-Covid. Il nuovo obiettivo da centrare è organizzare, in tempi brevi, un piano vaccinale rivolto ai pazienti fragili: persone con gravi patologie mediche e per le quali il virus potrebbe essere fatale. Proprio negli scorsi giorni si era levato il grido d’allarme delle associazioni che, attraverso Tv Prato, avevano invocato attenzione per i propri assistiti e chiesto risposte certe. Qualcosa sembra muoversi.
La Regione ha intenzione di partire con le infusioni del siero Moderna (che prevede un richiamo dopo quattro settimane dalla prima iniezione) già da questo giovedì: un orizzonte temporale ambizioso che si scontra con forniture a singhiozzo e una complessa macchina organizzativa. Come riferito dal direttore del Dipartimento Prevenzione dell’Asl Toscana Centro Renzo Berti, l’idea è quella di iniziare dai cittadini con gravi insufficienze respiratorie o problemi all’apparato polmonare. “C’è però da costruire la casistica, arrivare ad avere un database di riferimento – sottolinea Berti – In sostanza, capire quanti sono questi pazienti in termini numerici”.
Fondamentale sarà dunque il coinvolgimento dei medici specialisti che hanno il polso della situazione ma una volta raccolte queste informazioni bisognerà poi distinguere tre diversi percorsi: i pazienti assistiti a livello domiciliare, che dovranno riceve il siero nella propria abitazione; coloro che sono seguiti con una certa periodicità in ospedale, e per i quali si prospetta la somministrazione in reparto; e, infine, tutti gli altri, che potranno invece recarsi di persona e individualmente negli hub aziendali. A Prato il cuore dell’operazione resta il Centro Pegaso di via Galcianese, dove la presenza di squadre polivalenti permette di avere maggiore sicurezza in termini sanitari e maggiore efficienza da un punto di vista logistico.
“Anche la categoria dei dializzati è in discussione per questo primo step sulle categorie fragili”, aggiunge Berti. Intanto questo pomeriggio sono attesi altri due passaggi per arrivare a concretizzare il piano: alle 16,30 una riunone interna all’Asl Toscana Centro, seguita alle 18 da un nuovo vertice con i referenti della Regione.
GG
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