13 Marzo 2021

Camion sfonda i tavoli del presidio di fronte alla Texprint, l’azienda prende le distanze: “Siamo completamente estranei ai fatti”


“Texprint dichiara la propria completa estraneità ai fatti avvenuti nella giornata di ieri e riportati dalla stampa”. Così, in una nota ufficiale, la Texprint prende le distanze dall’episodio denunciato dai Sì Cobas e mostrato in un video diffuso pubblicamente, in cui si vede un camion che sfonda i tavoli del presidio dei lavoratori in sciopero e che intimidisce i manifestanti, in via Sabadell. “La società ha scelto di reagire esclusivamente nelle competenti sedi giudiziarie all’illegittima condotta dei manifestanti che da quasi due mesi si protrae ininterrottamente”. “La società – prosegue Texprint – è certa che la magistratura farà luce su questo episodio e che adotterà ogni misura opportuna nei confronti dei responsabili. A differenza di altri, Texprint rifugge ogni comportamento violento e intimidatorio e manifesta piena fiducia nell’operato della magistratura e delle istituzioni competenti, confidando in un indifferibile completo ripristino della legalità”.

Intanto, oggi pomeriggio, la consigliera comunale del Pd, Monia Faltoni, assieme ai segretari del Pd di Cafaggio Luca Bof e di Paperino Alberto Scermino, e altri compagni e amici del partito, sono stati a portare la loro solidarietà ai lavoratori della Texprint. “Lo abbiamo fatto prima di tutto perché è doveroso per un partito che si definisce davvero di sinistra essere al fianco dei più deboli, dei lavoratori e delle lavoratrici – dicono – E poi perché tutti a Prato, non solo gli addetti ai lavori, devono prendere coscienza che esiste un sistema dello sfruttamento e i lavoratori in sciopero davanti alla Texprint meritano rispetto e aggiungo vanno ringraziati perché hanno avuto il coraggio di fare emergere una realtà, hanno messo la lente di ingrandimento su un problema che riguarda non solo loro, ma centinaia di lavoratori che per tanti motivi, tutti comprensibili, ancora non hanno trovato il coraggio di esporsi e che purtroppo hanno paura”.

Gli esponenti del Pd condannano con forza “il gravissimo atto di violenza e intimidatorio che ieri ha visto un camion gettarsi a forte velocità contro il presidio dei lavoratori, e auspichiamo che le autorità competenti facciano chiarezza su questo inquietante episodio. Ognuno di noi e la politica in generale deve interrogarsi seriamente sul perché ad un certo punto questi lavoratori hanno deciso di organizzare la loro protesta bloccando i camion e mettendosi nella posizione di rischiare di essere caricati e picchiati. Forse perché non hanno trovato, o meglio nessuno gli ha saputo indicare una alternativa migliore. Forse perché la politica, tutta, è mancata. Il compito della politica è stare vicino ai lavoratori ma soprattutto garantire che le loro istanze e richieste vengano portate all’attenzione delle istituzioni. Per questo abbiamo accolto con favore l’apertura di un tavolo di crisi da parte della Regione, in persona del delegato del presidente Giani, Valerio Fabiani. Al tavolo parteciperà anche il Comune di Prato con l’assessore Mangani”.

“L’obbiettivo deve essere quello di permettere ad ogni lavoratore che si trovi in una situazione di sfruttamento di poter uscire allo scoperto senza più il timore di ritorsioni, di essere vessato o peggio ancora licenziato e magari vedersi negato il permesso di soggiorno, soprattutto se lavoratori stranieri e quindi ancora più fragili” concludono Faltoni, Bof e Scermino. “Vanno rimossi tutti quegli elementi che determinano una situazione di ricatto verso i lavoratori. Per questo continueremo a lottare per la legalità e contro un sistema che si arricchisce sullo sfruttamento di povere persone, al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici. Questo è il Pd che vogliamo”.