È morto all’età di 85 anni don Renzo Francalanci, per quaranta anni rettore del santuario di Santa Maria del Giglio. Da circa un anno, a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute, il sacerdote era ricoverato nella casa di riposo delle suore Iolo e lì è deceduto oggi nelle prime ore del pomeriggio.
Nato a Prato il 25 aprile 1935, don Francalanci ha studiato nei seminari di Prato e Pistoia ed è stato ordinato sacerdote il 27 ottobre 1957 in cattedrale per le mani del vescovo Pietro Fiordelli. Il suo primo incarico è stato quello di cappellano a Santa Maria della Pietà e poi, nel 1959, è stato incaricato da monsignor Fiordelli di dar vita alla nascente parrocchia della Sacra Famiglia al Ponte Petrino, comunità che ha guidato insieme a quella di Santa Cristina a Pimonte. Nel 1969 diventa parroco a San Paolo, dove rimane fino al 1971, quando diventa proposto di San Giorgio a Colonica. Nove anni dopo, nel 1980 viene nominato rettore della chiesa di Santa Maria del Giglio in via San Silvestro, tra piazza Mercatale e piazza San Marco, uno dei cinque santuari mariani della città. Qui vi rimane per quarant’anni e si impegna a tenere viva la memoria dell’evento prodigioso all’origine della costruzione della chiesa. Il 26 agosto del 1664 un giglio secco posto davanti alla Madonna con Bambino sul pozzo esterno della antica chiesa, detta dello Spedale, fiorì in maniera inaspettata. Da allora una speciale devozione per quell’immagine si ripete immutata nei secoli.
All’inizio del suo ministero sacerdotale don Francalanci è stato insegnante di religione alle scuole medie e successivamente assistente spirituale del Serra Club. Per molti anni è stato priore della delegazione pratese dei Cavalieri dell’ordine equestre del Santo Sepolcro e in virtù di questo incarico è stato insignito del titolo di Archimandrita della Chiesa melkita di Antiochia, Alessandria e Gerusalemme. Era canonico onorario della cattedrale di Prato.
Il funerale di don Renzo Francalanci sarà celebrato giovedì 4 marzo alle ore 10 nella cattedrale di Prato. Presiede il vescovo Giovanni Nerbini.
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