10 Marzo 2021

A Montemurlo va avanti la campagna di screening mammografico, ma la paura del Covid frena le donne


«Non abbiate paura ad aderire agli screening mammografici ad invito promossi dalla Usl Toscana Centro», questo l’appello dell’assessore alle politiche sociali del Comune di Montemurlo, Alberto Fanti, che, in questo difficile periodo di pandemia, si rivolge alle donne e le invita a continuare a fare prevenzione oncologica. Fino al prossimo 23 aprile in piazza Don Milani a Montemurlo, infatti, farà tappa l’unità mobile della Usl, dove vengono svolti gli gli screening mammografici. Un’importante campagna diagnostica preventiva promossa da dall’Usl Toscana Centro, che sul territorio ha sempre incontrato una larga adesione da parte delle donne con percentuali di risposta tra il 75 e l’80%. Nelle ultime settimane, però, gli operatori hanno notato una leggera flessione nella risposta delle donne che, probabilmente per paura della pandemia in corso, non si presentano all’appuntamento per effettuare la mammografia, come spiega Alessandro Pecchioli, responsabile della campagna screening della Usl Toscana Centro: «La mammografia rappresenta un importante servizio di prossimità, al quale è importante partecipare. Con l’aumento del numero dei contagi e il ritorno di vari comuni in zona rossa, abbiamo notato però una flessione nell’adesione alla campagna di screening mammografici. Comprendiamo che le persone, magari bombardate da notizie allarmistiche, abbiano paura ad uscire di casa ma è importante non perdere questa importante opportunità per fare prevenzione. L’unità mobile è sanificata dopo ogni visita ed è quindi un luogo sicuro. Anche in zona rossa la prevenzione non si ferma e la lettera di invito della Usl ad effettuare lo screening mammografico rappresenta un valido motivo per potersi spostare senza incorrere in sanzioni. L’invito a tutte le donne quindi è di non perdere questa importante opportunità che può davvero cambiare la vita».

Lo screening oncologico è un intervento sanitario di prevenzione finalizzato alla diagnosi precoce del tumore al seno o anche delle alterazioni che possono precederne l’insorgenza. Per questo motivo lo screening è offerto a persone sane, che non presentano disturbi, in fasce di età considerate potenzialmente a rischio di insorgenza e funziona “a chiamata”: le persone sono invitate per lettera a partecipare allo screening e l’adesione è spontanea. L’Usl Toscana Centro, oltre alle donne in fascia di età 50- 69 anni che, come da programma nazionale, vengono chiamate al controllo ogni due anni, ha esteso la mammografia alle donne in fascia di età 45-49 che sono invitate annualmente ad effettuare la visita. Inoltre, anche le donne con oltre 69 anni di età, che hanno aderito all’ultima chiamata, sono inserite in ulteriori screening mammografici.L’esito dello screening può essere negativo e non avere alcun seguito, oppure richiedere ulteriori indagini diagnostiche. «L’invito a tutte le donne è di non lasciarsi intimorire dal Covid, ma di effettuare in piena sicurezza gli screening mammografici promossi dalla Usl. Come per il Coronavirus, nella lotta ai tumori la prevenzione è l’arma più efficace», conclude l’assessore Fanti.

Nella foto da sinistra Sara Giuntini, il tecnico Roberto Abbagnaro, l’assessore Fanti e il dotto Alessandro Pecchioli