Spaccate ai negozi e furti ai terminali Jolly: la polizia sgomina banda di quattro giovani VIDEO
Lo schema era sempre lo stesso: chi c’era, si ritrovava la sera e andava a rubare. Nel mirino, 4 volte su 6, ci sono stati i terminali Jolly, ma sono stati colpiti anche una gelateria in viale Galilei e un ristorante in piazza Mercatale. La squadra mobile della questura di Prato ha eseguito due custodie cautelari in carcere nei confronti di un 34enne napoletano e di un 23enne honduregno naturalizzato italiano e ha emesso due divieti di dimora nel comune di Prato nei confronti di un giovane italiano di 27 anni e di un nigeriano di 28 irregolare in Italia. Erano tutti dimoranti a Prato. Il reato contestato è quello di furto aggravato con violenza sulle cose. I primi due avevano alle spalle una lunga serie di precedenti che andava dai reati contro il patrimonio ai furti in abitazione e negozi ai furti con destrezza. Meno nutriti i trascorsi dei secondi. Le indagini della Mobile, concluse ieri, si sono avvalse del supporto delle immagini delle videocamere di sorveglianza del circuito cittadino, con pedinamento elettronico degli indagati e rilevamento delle impronte: come detto, si trattava di soggetti noti alle forze dell’ordine e, nonostante la letteratura a loro carico, piuttosto incauti. Non si sono preoccupati di non lasciare impronte e le telecamere cittadine li hanno colti nei giorni successivi ai furti mentre indossavano i medesimi abiti della sere delle rapine.
Gli episodi attribuiti agli indagati vanno da settembre a dicembre. Il ristorante e la gelateria sono stati aggrediti tramite spaccate con tombino e sono stati portati via i fondi cassa, oltre ad un computer portatile e al videoregistratore delle immagini delle telecamere interne all’esercizio. I terminali Jolly colpiti – utili per pagare multe, ma anche tasse come la Cosap o le tariffe per numerici civici e matrimoni – hanno fruttato dai 100 ai 400 euro ciascuno e sono quelli di via Fermi alle Badie, di piazza del Comune (per ben due volte) e di piazza dei Macelli: in questo caso i malviventi hanno agito incuranti del fatto di essere proprio sotto la sede della Polizia Municipale. I Jolly venivano aperti estraendo il monitor. I soggetti risultano tutti privi di regolare fonte di reddito e vivono di reati predatori: nei colpi messi a segno non c’era premeditazione, bensì un’organizzazione estemporanea. Il gruppo sgominato dalla polizia era un gruppo modulare in cui la combinazione dei protagonisti cambiava ogni sera a seconda della disponibilità dei soggetti e che si ritrovava occasionalmente ma stabilmente. Sono tuttora in corso indagini per verificare l’attribuzione agli indagati di ulteriori episodi e il coinvolgimento di ulteriori soggetti.