Tra le tante conseguenze negative del Covid, c’è anche quella che la pandemia ha spinto molte coppie a rimandare il fatidico sì. Nel 2020 i matrimoni celebrati a Prato sono stati infatti soltanto 230, ovvero 150 in meno rispetto a quanti se ne celebravano in media ogni anno nel triennio precedente. In termini percentuali il calo sfiora il 40%. Nel 2016 le nozze erano state 426, per poi scendere a 378 nel 2017, 380 nel 2018 e 384 nel 2019.
Ma è nell’anno del Covid, il 2020, che i matrimoni hanno conosciuto una drastica riduzione pari al 39,5%. Rispetto al 2019, a diminuire maggiormente sono stati i riti religiosi, 58 in tutto, ovvero il 49% in meno. Mentre i matrimoni con rito civile sono stati 172, con una diminuzione del 36% rispetto al 2019.
A convolare a nozze lo scorso anno sono state 158 coppie di italiani, 32 coppie di sposi stranieri, a cui si aggiungono 40 matrimoni “misti”.
In quest’ultimo caso, il Comune di Prato ha registrato 27 neo-mariti italiani che hanno preso mogli di diverse nazionalità, fra cui 6 cittadine cinesi, 2 spose albanesi, 2 rumene e 5 americane. Tredici, invece le neo-spose italiane che hanno stretto il vincolo matrimoniale con mariti di altra nazionalità: 6 cittadini albanesi e 7 africani.
I 72 matrimoni aventi almeno un coniuge di cittadinanza straniera del 2020 sono stati tutti celebrati con rito civile.