Il Museo della Badia di Vaiano – Casa della Memoria di Agnolo Firenzuola ha riaperto le porte. A seguito del Dpcm del 14 gennaio scorso, che ha dato il via libera all’apertura dei musei (dal lunedì al venerdì, nelle zone gialle) il sito museale è di nuovo aperto al pubblico, su prenotazione. Con la possibilità di visitare il chiostro rinascimentale, la chiesa romanica, il cucinone dei monaci, l’antica gualchiera e gli scavi archeologici presenti all’interno del complesso.
«Con questa apertura, sia pur su prenotazione, il Museo ha voluto dare un segno di ottimismo e di parziale ritorno alla normalità – commenta Adriano Rigoli, presidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria e coordinatore del Museo della Badia -. Già nei giorni scorsi ci sono state le prime prenotazioni per la visita. Speriamo di poter riaprire presto anche nel fine settimana».
«Sono molto felice dell’attenzione dei cittadini verso il nostro Museo, dimostrata dalle prenotazioni per la visita – afferma il sindaco di Vaiano Primo Bosi -. Si tratta di una realtà molto importante per Vaiano e per tutta la Valbisenzio, che a me piace definire come museo “civico” della Badia di Vaiano, perché al suo interno è conservata tanta storia del nostro territorio».
«È importante, per tutti, la riapertura dei musei e delle case della memoria della nostra rete – aggiunge Marco Capaccioli vicepresidente dell’Associazione Nazionale Case della Memoria -. Il ritorno alla normalità che l’emergenza sanitaria ha bruscamente interrotto passa anche dal tornare a offrire ai visitatori un’esperienza culturale di livello in piena sicurezza».
Il museo espone i reperti sulla vita del Monastero benedettino-vallombrosano di San Salvatore a Vaiano, della storia del territorio dell’attuale Comune e, in generale, della Valle del Bisenzio. Il museo è anche Casa della Memoria dello scrittore e abate Agnolo Firenzuola (1493-1543) e dei personaggi illustri della famiglia Medici: Carlo de’ Medici (1428-1492), figlio di Cosimo il Vecchio, e Giovanni de’ Medici (1475-1521), poi Papa Leone X, secondogenito di Lorenzo de’ Medici (1449-1492).
La Badia di Vaiano fu abitata da Agnolo Firenzuola, dal 1538 al 1543, anno della morte. Durante la sua permanenza a Vaiano scrisse le sue opere più note come “La Prima Veste dei discorsi degli animali” e “I Dialoghi delle bellezze delle donne”. All’interno della Badia si può ancora visitare la “residenza dell’Abate”. Tra i libri ed i documenti esposti, alcuni volumi di Agnolo Firenzuola fra cui la prima edizione delle Prose (1548) e delle Rime (1549).